Carlo e Licia

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sabato 23 marzo 2024

Faces – Ritratti nella fotografia del XX secolo.

Riferisco su questo Catalogo con deplorevole ritardo: esso è rimasto in bella vista nel mio studio per quindici anni. Era uno dei tipici oggetti che vedi tutti i giorni ma in realtà non noti. Fatto atto di contrizione, oggi provvedo a trarne un post.

Due i motivi di questa decisione: primo il fatto che l'editore è stato la Fondazione Centro Studi Ragghianti, istituita dai miei genitori; secondo il fatto che la fotografia è una forma espressiva d'arte figurativa ed al contempo è documento di conservazione e testimonianza delle immagini così ottenute. Per me in particolare è una passione con risvolti estetici e di documentazione espressiva di massimo livello, inequivocabile.

Infatti, nella distinzione distributiva dei materiali del mio Archivio, i fotografi sono conservati assieme agli artisti figurativi. Nel Novecento essi rappresentano circa un quarto del contenuto di un paio di centinaia di scatole Resisto. Idem per l'Ottocento, dove la presenza di fotografi è invece più contenuta.

E' del tutto inutile che io spenda parole scontate e ripetitive sui diciassette fotografi scelti dai curatori della mostra di cui il libro è stato il catalogo. Essi sono Walter Guadagnini che imposta il proprio intervento critico su Figure, spazi; Francesco Zanot con il saggio su L'ossessione dei volti (e lo spazio intorno).

Per inquadrare e dettagliare i motivi della scelta di questi artisti nel Catalogo e per circoscrivere il riflesso visivo delle immagini degli autori delle fotografie, riporto i brevi testi introduttivi di Maria Teresa Filieri (all'epoca direttore della Fondazione Ragghianti) e di Enrico Stefanelli (Direttore artistico del LuccaAgitalPhotoFest).

Ciascuno dei diciassette fotografi (alcuni molto noti, tutti con buona scelta di immagini, altri meno noti o – almeno per me piacevoli scoperte – apprezzati da chi li ha proposti e da specialisti) è equalmente illustrato in 128 pagine. Come testimonianza visiva dell'opera, riproduciamo due scatti di ciascuno dei maestri.

Da persona che ha dedicato la propria vita al libro, interpretandone praticamente tutti i ruoli (anche quelli tecnici, persino l'editore due volte) delle mansioni e attività occorrenti a realizzare i libri e le riviste, posso dichiarare che questo Catalogo è un prodotto che mantiene le aspettative in esso riposte; come critico posso dire a chi se ne accosta da profano o da "dilettante" che Faces. Ritratti della fotografia del XX secolo risulta un'esperienza formativa e gradevole. Ho un'unica riserva: non avrei messo in copertina la severa, altera e teutonica immagine di August Sander.

F.R. 28 gennaio 2024

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