Carlo e Licia

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venerdì 28 luglio 2023

Laicismo – Moralismo – V. Spini – Unesco 1950 – G.B. Spinelli – Mentasti – ecc.




  1. Laicismo: E. Craveri Croce; C.L. Ragghianti; Leo Valiani

  2. Moralismo e antifascismo

  3. Valdo Spini – Doc. 9.8.44 – Storia del Socialismo liberale a Firenze

  4. U.N.E.S.C.O. 1950

  5. Restauro della Fortezza da Basso di Firenze

  6. Disegni di Giovan Battista Spinelli

  7. Manuale di Storia dell'Arte, 1939

  8. Catalogo per Piero Mentasti

  9. Architettura industriale



1. Laicismo: E. Craveri Croce; C.L. Ragghianti; Leo Valiani


da "Criterio", n.3, 1957.


martedì 18 luglio 2023

Giovanni Francovich (1940-1966)

Cercando documenti sulla Liberazione, nel fascicolo “Francovich” ritrovo il dossier riguardante specificamente Giovanni (figlio di Maria e Carlo, fratello di Riccardo) carissimo amico mio, conosciuto all'Università da matricola, e poi di tutti i Ragghianti compresa Maria Landi, la nostra governante e cuoca e persino del gatto Napoleone, in genere diffidente con gli estranei.

Giovanni – caro agli Dei – morì il 28 gennaio 1966 in un incidente d'automobile. La riprova della sua amabilità congenita fu comprovata dalla manifestazione spontanea che si svolse durante il suo funerale con la bara portata a braccia da noi amici e compagni davanti al corteo che scortò la salma da Piazza Cavour (Circolo Rosselli) a Piazza San Marco (Rettorato dell'Università): vi parteciparono alcune migliaia di persone, in prevalenza studenti ed operai. Non mancarono nemmeno irriducibili (allora) avversari politici.

Benché per certi versi non abbia ancora concluso l'iter dell'elaborazione del lutto (uno dei soprannomi affibbiatimi è stato “diesel”) nei suoi confronti, ritengo doveroso ricordarlo immediatamente almeno per un aspetto fondamentale: postare le poche fotografie di Giovanni che abbiamo in Archivio. Ciò ha qualche rilievo, forse anche importanza, perché di Giovanni non ho visto nel web altra immagine di quella riprodotta nei giornali il giorno della sua morte.

Già che ci sono è opportuno riprodurre un paio di articoli di quotidiano riguardanti il decesso.

Infine, per sottolineare l'affetto di tutti i Ragghianti per Giovanni Francovich rendo nota la toccante ed importante lettera che Carlo L. Ragghianti inviò a Ferruccio Parri per informarlo della morte di un giovane antifascista figlio di resistenti e poi compagni di lotte civili e sociali.

F.R. (7 giugno 2023)

venerdì 7 luglio 2023

Disegno della liberazione italiana, 2 - Premesse della Liberazione Italiana

Lo scritto di questo capitolo, con qualche taglio e qualche variante aggiuntiva, costituì il testo dell'intervento letto da Carlo L. Ragghianti al 2° Congresso Nazionale della F.I.A.P. (Federazione Italiana Associazioni Partigiane) tenutosi a Torino il 19 ottobre 1952 presso il Palazzo Carignano e il suo Teatro.

Questo intervento (pp.18-27) costituisce la parte principale del resoconto a stampa del Congresso consistente in un

opuscolo di 32 pagine. Il testo a stampa è preceduto da un corsivo di mezza pagina ed è concluso da una nota a p.27. Riproduciamo entrambi questi interventi redazionali qui in calce. Faccio notare per inciso che tra i 12 membri eletti della Giunta Nazionale, presieduta da Ferruccio Parri, gli unici “fiorentini” sono C.L. Ragghianti e il fido Nello Niccoli: dei liberalsocialisti nemmeno l'ombra.


sabato 1 luglio 2023

La musica nei critofilm di Ragghianti.

A Venezia nel 2022 la Fondazione Ugo e Olga Levi ha edito il volume La musica nei critofilm di Ragghianti, agile libro in 8° di pp. XI-81 illustrato con testi di C.L.R. e fotogrammi tratti dai suoi critofilm. La IV di copertina (riprodotta) chiarisce gli intenti della ricerca che "intende aprire una riflessione sull'universo sonoro delle immagini in movimento". I testi sono dovuti a Antonio Costa, studioso che ha dedicato a C.L.R. diversi importanti contributi; a Valentina La Salvia, anch'essa studiosa di C.L.R. ed autrice del prezioso volume I critofilm di C.L.R. Tutte le sceneggiature; a Roberto Calabretto e Francesco Verona; a Elena Testa.

Leggendo il colophon vedo senza sorpresa ma con rammarico che di questa opera "è vietata la riproduzione anche parziale", dizione che presumo riguardi soltanto i testi scientifici e le illustrazioni.

Il rammarico che provo è dettato dal fatto che la conoscenza di un argomento avviene tramite diffusione; e quella scritta e illustrata è la più consona per l'apprendimento e lo studio. Siccome oggi non è più vero che gli scritti – salvo per le opere di "invenzione" poetiche e narrative – si possono leggere soltanto in biblioteca o acquistando il libro, ritengo che le sopradette affermazioni proprietarie siano inutili se non addirittura dannose per l'Ente proponente. Stando così le cose, in questo caso mi limiterò a fornire dati come l'indice e a riprodurre illustrazioni che 

posseggo anch'io in Archivio da decenni, che considero comunque di pubblica utilità e servizio.

Naturalmente è doverosa la validità e l'utilità di una ricerca come questa sulla musica nei critofilm di C.L.R., ricordando anche quanto sottolineato in IV di copertina dai curatori circa i criteri che sono alla base della collana e di questo libro i quali raccolgono saggi e monografie sulla musica cinematografica e sui diversi aspetti e problemi di una colonna sonora. Inoltre particolare attenzione è riservata alle attività dei gruppi di ricerca che operano all'interno della Fondazione Levi e ai loro risultati che in questa collana trovano il loro naturale approdo.

Fa piacere constatare, d'altra parte, che la Fondazione Ragghianti – oltre alla propria cospicua produzione scientifica – collabori fattivamente con altri Enti culturali con la conseguenza assai positiva di risultati scientifici originali, approfonditi e di ampio respiro. Un esempio recente, oltre il presente libro, si può riscontrare nel corposo, utile contributo del Catalogo della mostra Levi e Ragghianti. Un'amicizia tra pittura, politica e letteratura.

Dispiace concludere con una osservazione circa la grafica del volume su La musica dei critofilm di R.: è negativa. L'annegare nel nero i fotogrammi, infatti, dà un'impressione funerea, squallida, repulsiva.

F.R. (31 maggio 2023)