Carlo e Licia

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domenica 31 dicembre 2023

Marc Bloch. Un grande storico, un eroe del nostro tempo. C.L. Ragghianti traduce "L'esame di coscienza di un francese".

Data la situazione interna ed esterna della nostra sempre più povera Italia (precariamente in equilibrio su tutti i problemi) la pubblicazione del raro testo di Marc Bloch, tradotto nel lontano 1956 da Carlo L. Ragghianti, mi sembra opportuna ed utile.

Già, in proposito, nel fascicolo n.5, IV serie di "SeleArte" (p.1, inverno 1990; vedasi il post del 22 dicembre 2016) si legge: "Questo fascicolo realizza alle pp. 7-31 un progetto ancora indefinito di Carlo L. Ragghianti, il quale in un appunto (degli anni 60?) – che riproduciamo in calce – organizzò scritti editi ed inediti evidentemente in vista di una pubblicazione in opuscolo o in volumetto a sé stante o come parte di un libro non portato a termine".




Gli scritti di Etica e politica, di cui qui sopra si vede la riproduzione dell'indice iniziale tracciato per mano di C.L.R., non ebbe conclusione e seguito. Delle pagine di Marc Bloch fu pubblicato soltanto l'introduzione di mio padre, mentre l'importante e toccante studio di Bloch restò ancora nel 1990 confinato nella sede originale, la rivista "Itinerari", introvabile.

Per documentazione rendo nota l'inedita corrispondenza tra il direttore della rivista Francesco Cesare Rossi e C.L.R. e lo scambio di lettere al riguardo tra Gaetano Salvemini e mio padre.

Aggiungo, infine, radunate col titolo di Testimonianze, una breve raccolta di interventi pertinenti lo storico Bloch e la sua opera L'étrange défaite/La strana disfatta (scritta nel 1940) all'interno della quale ha pubblicato il capitolo L'esame di coscienza di un francese.

Si tratta – riportati in ordine cronologico – delle testimonianze sull'amico Bloch, di Georges Altman (1901-1960, già comunista, resistente con il nome di battaglia di Chabot nel gruppo "Franc-Tireur") edita nell'edizione 1957 di L'étrange défaite (Armand Colin, Paris); poi dell'articolo di Giorgio Granata, oggi ignorato già storico e Bibliotecario del Senato a Roma, Il mulino ad acqua ("Il Mondo", 5 maggio 1959).

Seguono: da "Il giornale" di Montanelli l'articolo del mio collega studente di Università e poi importante studioso e docente Franco Cardini (n. 1940) Marc Bloch il taumaturgo della storia (Milano, 5 luglio 1986); la pagina da "La stampa" (Torino, 24 marzo 1990) con Vita di Marc Bloch di Giulia Ajmone Marsan (n. 1955, scrittrice e giornalista) e la testimonianza di Sony Labon Tansi (1947-1995, scrittore e regista congolese).

Ricordando che questi estratti sono indicativi di una realtà ben più vasta, riporto – sempre del 1990 – dal mensile "Lire", all'epoca diffusissimo in Francia – la notizia dell'edizione tascabile di L'étrange défaite.

Su "L'Espresso" (9 settembre 1994) Gianni Corbi (1926-2001) recensisce la raccolta di scritti di Bloch edita col titolo Guerra e false notizie (argomento oggi di grande e dibattuta attualità). Ancora su "Lire" (ottobre 1994) Alain-Gérard Slama (n. 1942) relaziona sulla corrispondenza (1928-1933) intercorsa tra gli importanti storici francesi Marc Bloch e Lucien Febvre (1928-1993).

Chiude questa essenziale panoramica la recensione che l'illustre storico Massimo L. Salvadori (1936) scrisse ("La Stampa", 10 aprile 1995) per l'edizione Einaudi di La strana disfatta e conclusa con l'asserzione convincente: "Marc Bloch. Un grande storico, un eroe del nostro tempo".

F.R. (15 novembre 2023)



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