Questo saggio Opera in progresso è stato trovato sul tavolo di lavoro di Carlo L. Ragghianti il 6 marzo 1987, giorno dell'inizio del suo lungo ricovero in clinica/R.S.A. “Quisisana” di Montecatini Alto, gestita da Tiziano Palandri, imprenditore già valoroso partigiano fedelissimo di Ferruccio Parri e di mio padre.
Si tratta di due versioni manoscritte che non furono riprese – come quasi tutte le carte lasciate in sospeso – al ritorno dalla clinica nella quale fu tra l'altro autotrapiantato della pelle per chiudere le lesioni diabetiche alle gambe. Direi che il finale della prima stesura (quella qui riprodotta dalle pp. 6-10) possa essere aggiunto alla fine del testo della stesura definitiva (alle pp. 1-5).
Ritengo, quindi, del tutto inedite queste 10 pagine.
Le pubblico sul nostro blog, perché non essendo io in grado di farne un'analisi e un commento sufficienti, altri studiosi possano sopperire alla bisogna e pubblicarle. Penso, comunque, che possano interessare in special modo
Raffaele Bruno e Antonino Caleca.
Ritengo inoltre, dato che lo scopo principale di questo blog è quello di rendere accessibili – almeno in prima battuta – a tutti senza oneri i testi dei Ragghianti, che questa sede sia appropriata garantendo tra l'altro da un eventuale smarrimento successivo.
F.R. (25 febbraio 2023)
[Addendum - 1 marzo ] Ricordo adesso che questo manoscritto può essere probabilmente collegato con lo scritto (quasi un libro) ultimo e corposo inedito di Carlo L. Ragghianti, che inviai qualche tempo fa a Paolo Bolpagni, Direttore della Fondazione Centro Studi sull'Arte Ragghianti.
Ciò avvenne perché si valutasse come affrontare la curatela - se necessario da parte di più studiosi - di questo saggio particolarmente complesso, da inserire nel percorso critico dell'estetica di mio padre in vista della sua pubblicazione.