Carlo e Licia

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sabato 25 marzo 2023

Marxismo Perplesso, 7.

Terminata la riproduzione integrale del libro con la sesta postazione, questa settima ed ultima parte riproduce le interviste all'autore e le recensioni a Marxismo Perplesso che abbiamo tratto dall'Archivio. Non esistendo più la Casa editrice Editoriale Nuova, eventuali altre recensioni o interviste conservate dall'Ufficio Stampa non sono più facilmente reperibili, ignorandone autore e sede di pubblicazione.

Ricordo, per facilitare il lettore, che a p.243 del libro è presente la Nota Bibliografica nella quale sono indicati tutti gli scritti di C.L.R. ripresi o rifusi dall'autore in Marxismo Perplesso.


I. Il testo sotto riprodotto rappresenta la scheda editoriale del libro destinata ai librai ed ai recensori; fu anche utilizzato redazionalmente per la promozionale IV di copertina. Di conseguenza è già noto a chiunque possegga il volume o abbia osservato la prima postazione di Marxismo Perplesso in questo blog. Ritengo opportuno precisare, però, che lo scritto che in origine pervenne a C.L.R. per il “si stampi” era decisamente dissimile per impostazione e contenuto. Piuttosto irritato, C.L.R. di getto più che correggerlo ne stravolse il contenuto e la lunghezza. Proprio principalmente per quest'ultimo motivo, dovendosi assentare da Firenze per qualche sua urgenza romana, data la fretta il babbo chiese a me di rifare la presentazione secondo le sue indicazioni e nei limiti di spazio imposti dall'editore. Riuscii a contentarlo tanto che, salvo pochi ritocchi, la pagina fu spedita all'editore.


II. Intervista di Pier Francesco Listri (1932-2021), capo servizi culturali de “La Nazione”, spesso interpellato da C.L.R. per le proprie iniziative, autore anche di una breve biografia di mio padre in un libro collettivo edito da Polistampa. Testo pubblicato in contemporanea con “Il resto del Carlino”, 3 gennaio 1981.


III. Nel segno di Zdanov è una recensione scritta da Enzo Bettiza (1927-2017) ne Il Giornale (8 gennaio 1981) di Indro Montanelli.


IV. Scritta dal già normalista e scrittore Carlo Sgorlon (1930-2009), la recensione comparve ne “Il Gazzettino” di Venezia il 20 gennaio 1981.


V. Il Marxismo di fronte all'arte, pubblicato su “Il tempo” di Roma del 23 gennaio 1981, fu scritto da Raffaello Franchini (1920-1990).

VI. C.L.R. risposte sul marxismo è il titolo dell'intervista pubblicata in “Nuova Antologia” (n.2138, aprile-giugno 1981). Essa è stata ripresa anche su “SeleArte” (IV serie, n.23, gen. 1996) da cui proviene questa riproposta.

VII. Sempre l'amico e consentaneo Raffaello Franchini recensisce il volume di C.L.R. su “Prospettive/Libri” (n.5, a.1, maggio 1981).



VIII. “Il giornale d'Italia” di Roma, a firma Giovanni Alberti pubblica Umanesimo di Ragghianti (15 febbraio 1981).


IX. Raffaele Bruno, già allievo caro a C.L. Ragghianti e poi professore di filosofia all'Università di Cassino, dove nel 2001 indisse un importante convegno su C.L.R., su l' “Avanti!” (12 marzo 1981) scrisse Come il marxismo è stato distorto dalle strumentalizzazioni leniniste.


X. In onda su G.R.1 (ore 19 del 13 marzo 1981) la recensione di Ennio Cavalli (1947) intitolata Un libro di saggi su arte, cultura, società e politica.


XI. Girolamo Cotroneo (1934-2018) recensisce su “Nord e Sud” (s.V, n.13, gen.-mar. 1981).


XII. Ancora Girolamo Cotroneo con Marxismo e dintorni interviene nel volume “Ragghianti critico e politico” ( a c. di Raffaele Bruno, Franco Angeli, Milano 2003, pp.250-256).


XIII. Su “Prospettive settanta” Valeria del Vasto recensisce col titolo Estetica e Marxismo (n.4, 1981, pp.262-264).


XIV. Su “Rivista di Studi Crociani” Francesco Capanna rendiconta su Variazioni su temi crociani del “Marxismo Perplesso” di C.L.R. (a. XVIII, n.1, 1981)


XV. Leo Valiani (1909-1999) il 28 giugno su il “Corriere della Sera” scrive Marx rivisitato in nome dell'estetica.


XVI. Su “Tempo presente” (n.13-14, gen.-feb. 1982) è pubblicata la recensione di Andrea Scarlatti.


Nell' “Appendice”, che segue le interviste e le recensioni, riproduco Arte e programmi e moralità dell'arte da “Critica d'Arte” (n.69, marzo 1965, testo che fu in precedenza pubblicato nel gen.1936 nella medesima rivista); quindi le due pagine da “SeleArte” (n.7, lug.-ago. 1953, pp.7-8) di Estetica Marxista, che non rammento se rifuse nel libro: nel dubbio meglio una repetita.

Concludo l'appendice con la riproduzione di una pagina di appunti di C.L.R. presi per la stesura del testo. Seguono alcune lettere riguardanti le tappe della pubblicazione del libro e, infine, una pubblicità dell'edizione accostata – non so con quanto gradimento di C.L.R. – ad una analoga inserzione del volume Tramonto dell'ideologia di Lucio Colletti. Il punto interrogativo a matita sul proprio riquadro è di R. e mi pare voglia sottolineare l'incongruità del testo redazionale rispetto alle proprie tesi.


F.R. (24 dicembre 2022)

Interviste e Recensioni

sabato 18 marzo 2023

Necrologi, ricordi, resoconti in morte di Carlo L. Ragghianti, 3.

Dopo gli ormai lontani post del 31 dicembre 2017 e del 31 dicembre 2018 (e a quello di Gian Lorenzo Mellini del 7 dicembre 2022, pubblicato in occasione del ventesimo anno dalla sua morte) ritrovo la cartelletta con il contenuto di quello che avrebbe dovuto essere il nucleo del secondo post su questo argomento, disperso tra gli altri materiali attinenti al blog “Ragghianti&Collobi”. Uno smarrimento di documenti come questo risulta pressoché inevitabile data una massa cospicua come quella che costituisce il nostro Archivio. Essa è stata via via parzialmente riordinata però le esigenze di questo blog (iniziato alla fine del 2016) hanno sostanzialmente impedito una gestione ordinata.

Ripropongo quindi oggi il contenuto rinvenuto, aggiungendovi la documentazione di quei quotidiani a noi pervenuti nel 1987, i quali dettero la notizia della scomparsa di C.L.R. in seguito al comunicato ANSA, fuso con eventuali “coccodrilli” delle redazioni locali. Si tratta di contributi poco originali: comunque risultano indice della risonanza attribuita sul territorio nazionale.

Gli scritto “importanti” qui riprodotti sono di Raffaello Franchini (su “Criterio”, V, n.3, autunno 1987), amico e interlocutore costante di C.L.R.; poi quello del compagno di lotta nella Resistenza ed amico Leo Valiani (Ragghianti nella lotta per la libertà della cultura) su “Nuova Antologia” (n.2164, ott.-dic. 1987).

Ricordo in particolare che nella serie “domestica” di “SeleArte” (n.10, primavera 1991, pp.59-66) in occasione della morte di Franchini riprodussi il suddetto necrologio dalla rivista “Criterio” (fondata e diretta da C.L. Ragghianti, 1958-1958, successivamente da lui ceduta – gratuitamente – all'amico filosofo e crociano) nella quale lo studioso napoletano scrisse nobilmente rievocando la figura di mio padre (“Criterio”, II s., n.3, autunno 1987). Reputo che dopo oltre trent'anni torni utili riproporre questo testo.

Anche “Lettera ai compagni” (n.7-10, ott.-dic. 1987), mensile della Federazione Italiana Associazioni Partigiane – FIAP – ricordò la morte di C.L.R., che ne fu uno dei fondatori dopo la scissione dell'ANPI (1947) e negli anni Sessanta anche Presidente, nonostante ciò non sia ricordato nella voce Wikipedia della Federazione. Diretta non proprio in modo lineare da Lamberto Mercuri la FIAP negli anni Ottanta si stava ambiguamente spostando verso l'ANPI (Comunista e sociocarrista). Ciò comportò il dissolvimento dell'immagine di una Resistenza anche laica, democratica e socialista, ottenendo di fatto il risultato che da allora la Resistenza appare opera dei comunisti e dei loro caudatari, come già tentò di affermare la storiografia del Battaglia e c. subito dopo la Liberazione e la Costituzione repubblicana.

Riporto, infine, anche la pagina della citata “Nuova Antologia”, diretta e rifondata da Giovanni Spadolini, che nel n.2163 pubblicò il proprio cordoglio, annunciando i prossimi interventi su Ragghianti con lo scritto qui riprodotto di Leo Valiani.

Mi sembra opportuno riportare anche lo scritto di Francesco Gurrieri pubblicato in “P:A” - Professione: architetto” (n.2, 1994). Questo intervento rappresenta una approfondita rielaborazione di quanto riportato su “Luk” (n.3, 1988, pp.19-21), poi riprodotto nel blog nel post del 31 dicembre 2017. Questo architetto (n. 1938), che è stato professore ordinario di Restauro dei Monumenti presso l'Università di Firenze, pur non essendo allievo diretto di Ragghianti ne è stato successore quale Preside dell'Università Internazionale dell'Arte di Firenze (2006-2011) ed anche Direttore di “Critica d'Arte” fino all'acquisizione della rivista da parte della Fondazione Centro Studi sull'Arte Licia e Carlo L. Ragghianti di Lucca.

F.R. (5 febbraio 2023)


Raffaello Franchini
da "Criterio", V, n.3, autunno 1987.

lunedì 13 marzo 2023

Testimonianza dell'impegno ecologico di Carlo L. Ragghianti, 1975.

L'articolo che segue, pubblicato su "il Giornale" di Indro Montanelli l'11 febbraio 1975, è il quinto che C.L.R. consegnò per la nuova collaborazione al quotidiano fondato espressamente per essere il controcanto attendibile alla stampa allineata nel celebrare il compromesso storico tra DC e PCI, e chi ci stava subalterno.

Questo esperimento politico ambiguo fu deprecato da C.L.R. perché, come al solito, si stava sviluppando come un pateracchio che nella realtà dei fatti deprimeva le aspettative del popolo e deludeva i riformisti veri di sinistra-centro, sia riguardo al rispetto e all'attuazione della Costituzione della Repubblica Italiana, sia riguardo le ulteriori riforme del lavoro e dello sviluppo sociale ed economico.

In quel periodo Carlo L. Ragghianti stava elaborando le riflessioni, le critiche e le proposte che lo portarono a scrivere Traversata di un trentennio. Testimonianza di un innocente, pubblicato nel 1978 e riproposto in questo blog integralmente con l'aggiunta di un post di documentazione (vedasi: 13.11.2017; 13.12.2017; 19.01.2018; 19.02.2018; 20.03.2018; 03.10.2019).

L'ecologia, ricordo benissimo, stava a cuore a mio padre fin dagli anni Sessanta, quando già seguiva soprattutto sulla stampa statunitense e francese quanto dibattuto in proposito.

Ernst Haeckel (1834-1919)

Per quanto avveniva in Italia, allora piuttosto sorda alle problematiche ecologiche e alle conseguenze climatiche e territoriali, nonché a quelle sociali, C.L.R. seguiva attentamente le ricerche, le previsioni e le proposte del "Club di Roma", associazione senza scopo di lucro fondata nel 1968 e presieduta da Aurelio Peccei fino al 13 marzo 1984, giorno della sua morte.






Aurelio Peccei nel 1976


Manager Fiat, partigiano G.L. e poi aderente al Partito d'Azione, quindi olivettiano e imprenditore in Italia e all'estero, Aurelio Peccei (nato a Torino nel 1908) è stato un precursore delle problematiche ecologiche, un precoce predicatore della decrescita sostenibile. In sostanza è stato una personalità essenziale per la società e la cultura italiana, un uomo della tempra di Enrico Mattei (ENI), però visionario, costruttivo.

Carlo L. Ragghianti conobbe Peccei nell'immediato dopoguerra per via del comune passato resistenziale nelle formazioni Giustizia e Libertà, e in seguito per essere egli dirigente Olivetti. Ammirandone l'eroico comportamento durante gli 11 mesi di prigionia in mano dei nazifascisti, C.L.R. considerava il pensiero di Peccei un punto di riferimento esemplare per l'avvenire del Paese.

F.R. (6 marzo 2023)