Carlo e Licia

Carlo e Licia

Archivio

Cerca nel blog

venerdì 28 luglio 2023

Laicismo – Moralismo – V. Spini – Unesco 1950 – G.B. Spinelli – Mentasti – ecc.




  1. Laicismo: E. Craveri Croce; C.L. Ragghianti; Leo Valiani

  2. Moralismo e antifascismo

  3. Valdo Spini – Doc. 9.8.44 – Storia del Socialismo liberale a Firenze

  4. U.N.E.S.C.O. 1950

  5. Restauro della Fortezza da Basso di Firenze

  6. Disegni di Giovan Battista Spinelli

  7. Manuale di Storia dell'Arte, 1939

  8. Catalogo per Piero Mentasti

  9. Architettura industriale



1. Laicismo: E. Craveri Croce; C.L. Ragghianti; Leo Valiani


da "Criterio", n.3, 1957.


da "Criterio", n.4, 1957.

2. Moralismo e antifascismo

Pubblicato su “La Stampa” di Torino il 25 novembre 1993, questo documento è marginale ma basico per la cronistoria della “discesa in campo” di trista memoria.

Alessandro Galante Garrone fu uno dei protagonisti del vano tentativo di rintuzzare l'arrembaggio alla “Prima”

Repubblica. Nel n.17 (1993, riprodotto e postato nel blog il 10 settembre 2017) del nostro “SeleArte” (IV serie) ripubblicammo un suo deciso intervento contrario “al colpo di spugna” a favore dei corrotti di Tangentopoli.



3. Valdo Spini – Documento 9.8.44 – Appendice: “Per una storia del Socialismo liberale a Firenze” di Valdo Spini.


Ignoravo questa biografia su C.L.R. scritta da Valdo Spini per “Mondo operaio”. Con le sorelle gli siamo grati per il fatto in sé e per la qualità dello scritto.

D'altro canto spero di fargli piacere rendendo noti i due fogli di appunti manoscritti del 9 agosto 1944 (due giorni prima della auto liberazione della città di Firenze).

Dalla qualità, ed anche dalla quantità, degli argomenti trattati con Giorgio Spini mi permetto di fare osservare l'inanità di certe pretese avanzate sul fatto che C.L.R. non fosse già Presidente del C.T.L.N. prima dell'11 agosto 1944!

Spero che anche Andrea Becherucci, storico del periodo, il quale ha dedicato all'azione di mio padre il bel libro Le delusioni sulla speranza. C.L.R. militante di un'Italia nuova (Biblion edizioni, 2021), abbia notizia di questo post e valuti il manoscritto.

Parlando della biografia scritta da Valdo Spini con mia sorella Rosetta (che ha collaborato per parecchi anni con Mariella Zoppi, docente ordinario presso la Facoltà di Architettura di Firenze e moglie di Valdo), lei ricorda di avermi dato un inserto redazione da “I laburisti” (datato

1991) intitolato Per una storia del Socialismo liberale a Firenze.

Essendo allora in un momento di particolare difficoltà, allegai il fascicoletto al dossier competente senza leggerlo. L'ho fatto adesso, trovando il saggio storico pertinente ed esauriente, nonché d'utile riflessione sul presente ed equilibrato circa le intricate vicende “firenzine” del P.d'A. e sull'operato di mio padre, fatto infrequente di cui di nuovo ringrazio Valdo, che conosco da oltre sessant'anni.

Di conseguenza mi è parso opportuno dare visibilità sul web a questo documento, anche se – presumo – si trova già in rete in siti pertinenti.

Ricordo, infine, che Valdo Spini ha tentato di salvare dal dissolvimento la componente da lui denominata “Laburista” del P.S.I. Dissenziente dalla sciagurata politica di Craxi, è stato per un certo verso deleteriamente emarginato dal pateracchio catto-comunista del Partito Democratico, la cui dissoluzione forse potrebbe portare ad una opposizione “vera” ed efficace alla marea nera devastatrice, confusa, intrinsecamente violenta, che ci sgoverna con prospettive ventennali.



4. U.N.E.S.C.O. 1950




Articolo firmato da C.L.R. con lo pseudonimo di Lorenzo Ferro, usato varie volte nei primi anni Cinquanta, di cui si veda Smorfia antifascista qui postato il 25.06.2019 .

Non ho elementi per sostenere che si tartti di un inedito, oppure che lo scritto sia stato pubblicato in uno dei quotidiani ai quali C.L.R. inviava collaborazioni. Questo articolo è assente dalla Bibliografia degli scritti, purtroppo non priva di lacune.

In quegli anni R. si occupava ancora delle vicende dell'U.N.E.S.C.O., cui collaborava anche tramite lo Studio Italiano di Storia dell'Arte. Si veda, ad es., il pst dell'01.08.2017 intitolato UNESCO, Huxley e Montale.

In questo caso il testo è centrato sulle vicende di Francesco Flora, celebre italianista e organizzatore culturale, caro amico di Ragghianti; si disvela anche un intrico di interessi non limpidi intorno a questo Ente sovranazionale riguardante la cultura, costituito dopo la guerra mondiale assieme ad ONU, FAO, UNICEF ecc.




5. Restauro della Fortezza da Basso di Firenze




6. Disegni di Giovan Battista Spinelli

Questo intervento di Carlo L. Ragghianti individua un gruppo omogeneo di disegni di Giovan Battista Spinelli, artista operante a Napoli nella prima metà del XVII secolo.

La Nota è stata pubblicata su “SeleArte” (II serie, n.15, rubrica allegata a “Critica d'Arte”, n.140, marzo-aprile 1975).



7. Manuale di Storia dell'arte, 1939.


Il progetto di manuale di Storia dell'arte delineato nel contratto tra l'editore Salani e Licia Collobi, Cesare Gnudi, Ugo Procacci firmato il 30 dicembre 1939, si riferisce ad opera mai realizzata, forse nemmeno iniziata.

Stante l'argomento, che stava a cuore a Carlo L. Ragghianti proprio in quegli anni, certamente lo studioso lucchese non ne era estraneo in fase progettuale con suggerimenti tali da convincere i tre firmatari – per altro amici tra loro – 

a tentare di realizzare un'impresa piuttosto impegnativa. Non sono in grado di affermare che l'idea di questo Manuale è ignota in sé, e neanche che la partecipazione di ciascuno di questi studiosi sia stata conosciuta nel loro ambiente. Sicuramente quella di Licia ci era sconosciuta e lei non vi ha mai fatto riferimento nemmeno in relazione a altre imprese “familiari” come l'Arte in Italia dell'editore Casini.


8. Catalogo per Piero Mentasti

La soprastante copertina di quaderno è la fotocopia di un contenitore descritto, con calligrafia di C.L. Ragghianti, in basso al centro del foglio.

Il catalogo in oggetto si riferisce alla Galleria dell'Arcobaleno a Venezia, proprietà di Piero Mentasti, di cui C.L.R. fu responsabile proprio nel 1939-40.

Il testo è esplicito, quindi non c'è bisogno di commento scritto. Ciò che si pone come interrogativo riguarda il contenuto (mentre io ho soltanto la fotocopia della copertina). Esso è nell'Archivio di Lucca? Oltre la copertina originale ci sono anche eventuali contenuti ad essa collegati? Temo di no, perché li avrei fotocopiati. Allora?


9. Architettura industriale.

Il titolo di questo interessante intervento (pubblicato in “Critica d'Arte”, n.140,1975, rubrica “SeleArte”) è abbastanza fuorviante: in realtà ci si riferisce alla situazione e alla prospettiva della professione di architetto (per altro oggi non molto differente).

Si tratta di uno scritto informato nel quale la preoccupazione della situazione professionale è pientamente e dettagliatamente descritta.

Però, il motivo reale per il quale riproduciamo questa riflessione consiste nel fatto che l'autore – siglato “D.D.” – ci sia sconosciuto. Allora ero il redattore della rivista e il responsabile delle relazioni esterne, per cui questa

ignoranza non sarebbe stata possibile; così come per Rosetta, ricercatrice presso la facoltà di Architettura di Firenze.

Inoltre non ricordo proprio né il titolo né il contenuto. Ciò dipende probabilmente dal fatto che “SeleArte” era una creatura di mia madre Licia Collobi la quale, nella sua professionalità, talvolta mi consegnava il materiale della rubrica praticamente pronto per la stampa. Ritengo, comunque, che in questo caso ci sia un intervento diretto da parte di C.L.R., intervenuto all'ultimo minuto.

Il problema per noi è: chi era D.D.? Qualche superstite collaboratore di C.L.R. ce lo può segnalare?

Nessun commento:

Posta un commento