Carlo e Licia

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venerdì 2 giugno 2023

Il referendum del 2 giugno 1946 - Intervento di Carlo L. Ragghianti.

L'articolo che segue fu scritto da Carlo L. Ragghianti il 2 giugno 1946 (giorno delle elezioni per l'Assemblea Costituente), quale Consultore Nazionale, incarico cui fu nominato dopo la caduta del Governo Parri, il primo dell'Italia libera dal 25 aprile 1945. In esso C.L.R., appositamente dimessosi da Presidente del Comitato Toscano di Liberazione Nazionale, fu nominato – con deleghe di ampia autonomia – Sottosegretario alle BB.AA., allo Spettacolo e al Turismo.

Circa il settimanale "L'Italiano", edito a Firenze, riproduco l'accurata Scheda che ne rendiconta l'esistenza. Esso fu organo di breve durata, come moltissimi giornali nati o rinati dopo la Liberazione, la cui esistenza effimera risultò spesso di notevole rilevanza politica e culturale.

Non sono abbastanza chiariti la consistenza e il ruolo politico dei

principali – e illustri – aderenti, che oltre a scissionisti del Partito liberale di Benedetto Croce quali anche il non citato Aldobrando Medici Tornaquinci (1909-1947), partigiano e Consultore Nazionale, e alla "destra" del Partito d'Azione nonché alla non rivelata componente socialistaliberale (Ragghianti) di diretta derivazione da "Giustizia e Libertà" di Carlo Rosselli e Ferruccio Parri, che dopo la scissione del Partito d'Azione si presentò alle elezioni per l'Assemblea Costituente col nome di Concentrazione democratica repubblicana.

E' giusto definire l'orientamento di questo settimanale come liberaldemocratico, dizione che purtroppo non sottolinea la radicale distanza dai liberalsocialisti di Capitini e Calogero, dei fiorentini Codignola e Calamandrei.

F.R. (21 maggio 2023)

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