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lunedì 5 giugno 2023

Arte Moderna in Italia 1915-1935 - Carlo L. Ragghianti, 20. CARRA'


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1. 30 dicembre 2017
Presentazione di Carlo L. Ragghianti.
Criteri del Catalogo, Bibliografia generale. Comitato d'onore; Comitato esecutivo; Comitato tecnico; Comitato di consulenza nazionale; Consiglio A.T.T. di Firenze; Consiglio de “La Strozzina”;  organizzatori percorso museografico; segreterie; fornitori dell'esposizione.
2. 31 dicembre 2017
Criteri assegnazione schede critiche; criteri per la consultazione del Catalogo e quelli distintivi di questa rievocazione.
Artisti: ALCIATI, Nino BARTOLETTI, Pasquarosa BARTOLETTI, BIASI, BONZAGNI, BOSIA, BUCCI, CHECCHI, COSTETTI, FERRO.
3. 28 febbraio 2018
Artisti: GALIZZI, GEMITO, GRAZIOSI, Piero MARUSSIG, OPPI, PENAGINI, PRENCIPE, SPADINI, WILDT.
4. 25 marzo 2018
Artisti: BACCI, DUDREVILLE, GOLA, MAGRI, PARESCE, RAMBELLI, BARTOLI NATINGUERRA, GUIDI.
5. 15 aprile 2018
Artisti: BARTOLINI.
6. 4 maggio 2018
Artisti: SAVINIO, TROMBADORI, MONACHESI, FONTANA, MUNARI, FRANCALANCIA.
7. 3 luglio 2018
Artisti: FURLOTTI, METELLI, BARBIERI, BROGGINI, CAGLI, CAPOGROSSI.
8.
Artisti: CESETTI, FAZZINI, GENNI WEIGMANN, GENTILINI, GUTTUSO.
9. 16 settembre 2018
Artisti: Edita e Mario BROGLIO.
10.  20 novembre 2018 (1 parte), 5 dicembre 2018 (2 parte).
Artisti: LEVI, MAFAI, RAPHAEL MAFAI.
11. 28 dicembre 2018.
Artisti: Quinto MARTINI, MANZU'.
12. 21 gennaio 2019.
Artisti: MUCCHI, SASSU.
13.  16 luglio 2020.
Artisti: BOCCIONI.
17. 17 dicembre 2022.
Artisti: MELLI
21. 8 agosto 2022.
Artisti: DE CHIRICO

 

Già dalla critica e dalla cronaca contemporanea alle vicende del Futurismo (di cui nel 1910 aveva firmato assieme a Boccioni, Balla, Russolo e Severini il Manifesto), Carlo Carrà venne considerato uno degli artisti figurativi maggiori del suo tempo in Italia e uno dei pochi pittori di notorietà all'estero. E tale la sua fama rimase nelle vicende successive per tutta la sua esistenza: in un primo tempo indubitabilmente come pittore originale e trainante; poi, dal dopoguerra, come Maestro inteso soprattutto quale riferimento culturale, stante un certo declino espressivo effettivo del suo costante dipingere. Tanto che malevoli battutisti spettegolando gli attribuirono la necessità di farsi legare alle mani il pennello per poter continuare a operare le proprie tele. Aneddoto che – ben ricordo – infastidiva e rattristava mio padre C.L.R. ma faceva sghignazzare diversi pittori e critici d'arte, vecchi e giovani.

Dopo l'esauriente scheda del Catalogo Arte Moderna in Italia 1915-1935, dedicatagli da C.L.R. – che lo conobbe e gli fu amico fin dai primi anni Trenta – riportiamo gli interventi principali e diretti che lo studioso lucchese scrisse sull'opera di Carlo Carrà.

In Indicazioni sulla pittura contemporanea (“Leonardo”, n.3, marzo 1936) C.L.R. dedica un lungo paragrafo all' “opera del più grande artista italiano vivente”; quindi in Studi sull'arte contemporanea (in “La Critica d'Arte”, a. I, f. 5, giugno 1936, pp.251-258) nell'ambito del resoconto sulla II Quadriennale d'Arte di Roma (1935) C.L.R. indaga Carrà in un lungo saggio (riportato anche nel volume

Il caso De Chirico, Critica d'Arte edizioni, Firenze 1979; da cui, in calce all'articolo del 1935, riproduciamo la postilla aggiunta nel volume; ricordo anche la Nota intermedia – pp.80,81 – nel libro posta tra il saggio su Carrà e quello su De Chirico).

Nel dopoguerra su “SeleArte” (n.43, sett.-dic. 1959) C.L.R. resoconta la monografia di Guglielmo Pacchioni sull'artista: successivamente, nel saggio Bologna cruciale 1914 (“Critica d'Arte”, n.106-107, 1969; poi in volume con altri saggi e lo stesso titolo, edito da Calderini, Bologna 1982) analizza l'opera di Carrà dopo il distacco da Boccioni e dal Futurismo alle pp. 64-66 e con altre illustrazioni. Riproduco, infine, la parte attinente Carrà della lettera che C.L.R. inviò il 12 dicembre 1978 a Cesare De Seta.

Naturalmente esistono altri interventi di C.L.R. su Carrà all'interno dei suoi libri, saggi, articoli di argomento consentaneo. Tra questi casi ricordo e cito soltanto quelli di cui sono certo del coinvolgimento dell'arte di Carrà.

Nella recensione della Mostra che la nota Galleria della Cometa di Roma tenne a New York nel 1938, C.L.R. scrive: “...aveva un'Estate sul Tirreno, composizione di figure fosforate, in contrappunto sghembo, sopra una striscia di sabbia corruscata, contro un mare e un cielo bruciati...”.

Nel 1939 la recensione La Galleria dell'Arcobaleno di Venezia (“La Critica d'Arte”, a.IV, n.1, f.XIX, p.7) viene pubblicato e commentato il dipinto Certosa di Chiaravalle






Nel 1953, per iniziativa e cura di C.L.R., in Palazzo Strozzi a Firenze si tenne l'importante esposizione della cospicua collezione d'arte contemporanea acquistata e poi ampliata ed integrata da Gianni Mattioli, nel cui catalogo lo storico lucchese pubblicò l'incisivo e importante saggio all'interno del quale l'opera di Carrà viene considerata con rilievo. In proposito, ritengo opportuno segnalare la scheda 40 di Giorgia Gastaldon (Arte Moderna di una raccolta Italiana) nel volume “Mostre permanenti”. C.L.R. in un secolo di esposizioni (Fondazione Ragghianti, Lucca 2018).

Non si può scordare di citare il fondamentale volume Mondrian e l'arte del XX secolo, all'interno del quale viene ampiamente esposta l'importanza dell'opera di Carrà.

Per quanto riguarda l' “Antologia della critica” vanno sicuramente ricordati – anche se qui non riprodotti – gli scritti di Roberto Longhi, coetaneo amico e frequentatore costante nelle comuni estati versiliesi. Ritengo anche che il saggio di Elda Fezzi Carrà e la sua modificazione del cubismo (“Critica d'Arte”, n.13-14,gen.-mar. 1956, pp.118-124) valga una citazione particolare con riproduzione. Così anche lo scritto di Ezio Bassani Carrà e l'arte “negra” (“Critica d'Arte”, n.130,1973). Riproduco poi lo scritto di Fortunato Bellonzi nel volume Novecento Toscano. Toscani d'adozione (Firenze, 1979, pp.277-287 con la nostra aggiunta di una fotografia di Carrà con la moglie nella loro colonica versiliese). Riporto, infine, la scheda Carrà che Marco Scotini pubblicò nel Catalogo C.L.R. e il carattere cinematografico della visione (Charta, Milano 2000). Reputo opportuno ed utile citare il recente approfondimento nel saggio di Niccolò D'Agati Carlo Carrà, 1911-1913. "Simultaneità" e "Ritmi di oggetti": rimaneggiamenti e puntualizzazioni cronologiche ("Critica d'Arte", n.5-6, 2020).

Contrariamente a quanto fino alla presente scheda praticato nel blog, nel caso di Carrà posteremo soltanto una breve carrellata di dipinti invece di un percorso articolato e 

ampio. Infatti, dopo verifiche su internet, i dipinti importanti di Carrà hanno quasi tutti una diffusione impressionante, tale da ridurre una nostra scelta ad una banale ripetizione criticamente inutile. Ci limiteremo perciò a riprodurre la scheda di Pier Carlo Santini per il Catalogo/Mostra Arte in Italia 1935-1955 (U.I.A., Firenze 1992) e ad alcuni quadri celeberrimi, soprattutto eseguiti prima del 1935.

Della corrispondenza tra Carrà e C.L.R. in Archivio risultano soltanto lettere riguardanti lavori e incontri in corso, senza particolari argomenti critici o personali, che invece i due personaggi ebbero piuttosto intensamente, per lo più nel dopoguerra fino alla metà degli anni Cinquanta, con incontri a Milano e in occasione del Premio del Golfo della Spezia.

F.R. (5 maggio 2023)



Scritti di Carlo L. Ragghianti
Antologia della Critica


Alcuni dipinti di Carrà

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