Carlo e Licia

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giovedì 11 agosto 2022

Il C.T.L.N. e l'Italia – Liberazione di Firenze & errata corrige.

Intendo ricordare questo giorno 11 agosto, quale 78° anniversario della Liberazione di Firenze, perché – stante la campagna elettorale per le elezioni politiche in atto – non è affatto da escludere che questo sarà l'ultimo anniversario ricordato e celebrato dalle “autorità”.

E' vero che ormai questo rito è soltanto retorica stantia, inutile passerella per mettersi in vista da parte di qualche esponente politico, nemmeno di primo piano, ma comunque corresponsabile dello sfascio morale e materiale democratico che – pare – porterà il fascio di nuovo (cento anni dopo!) al potere.

Faccio questo memorandum con un testo dattiloscritto (forse nel 1953) da Carlo L. Ragghianti intitolato, con sua grafia, Il C.T.L.N. e l'Italia.

Non si tratta dello scritto che con lo stesso titolo C.L.R. aveva pubblicato nelle edizioni del Disegno della Liberazione italiana (1954, 1962, 1975). Di ritorno dalla lunga degenza al “Quisisana” di Montecatini Alto, C.L.R. era spossato, perciò si dedicò, nel centinaio di giorni nei quali ancora sopravvisse (3 agosto 1987), anche a riordinare antiche carte accantonate con criteri archivistici personali e talvolta avulse da una primitiva collocazione.

Toccò anche a questo probabile articolo per giornale o rivista, però con lo sconfortante risultato di a porre sotto la sua firma finale, a biro blu, “dove pubbl.?”, “italiano?”. Anch'io non sono in grado di dare precisazioni circa questo testo, il quale – comunque – rappresenta una importante e toccante testimonianza.

F.R. (23 luglio 2022)


Errata corrige

Mio malgrado devo constatare che quasi l'intera colonna a destra qui sopra pubblicata è basata su un errore, per di più piuttosto grave e grossolano, dovuto certo all'età avanzata ma perciò comunque non giustificato. Il fatto, poi, dello stato di vecchiaia di mio padre quando ha apposto al dattiloscritto il proprio interrogativo circa l'epoca del testo non leggittima l'accaduto, perché un compito fondamentale di un curatore o di un redattore è proprio quello di scovare



errori, contraddizioni, dimenticanze e quanto un autore può aver trascurato o sbagliato nel proprio agire. Pazienza, è andata così.

Il dattiloscritto fu pubblicato su “La Nazione del Popolo” di Firenze il 3 luglio 1946 come si può verificare nella sottostante riproduzione della versione a stampa del quotidiano.

F.R. (5 dicembre 2022)



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