Carlo e Licia

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mercoledì 3 agosto 2022

3 agosto 2022

 


    Sono passati già 35 anni dalla sua morte, ma mi piace mettere questa foto perché illustra bene il mio rapporto col babbo.

    Tanti sono i ricordi che mi salgono alla mente di lui che aveva per me un atteggiamento più da nonno che da padre, mi portava sempre regalini quando tornava da un viaggio e ogni volta che facevamo le uova alla cocque mi scapitozzava l'uovo personalmente e poi col suo coltellino rosso con la croce bianca svizzera mi tagliava il pane a bastoncini da insupparci dentro.

    E' stato una personalità importante che però era troppo scomoda per quasi tutti gli altri, fossero politici, Resistenti, colleghi critici, storici od artisti. Infatti aveva l'etica di dire, e scrivere, sempre quello che riteneva corretto, senza piaggerie o compromessi. E' stato quindi molto sottovalutato e zittito in vita e grande lode va a Francesco per l'impegno nel cercare di mantenere attivo il ricordo del suo pensiero e dei suoi scritti.

    Il saggio re Salomone scrisse che "un buon nome è meglio del buon olio e il giorno della morte è meglio del giorno della nascita" e trovo rispecchi perfettamente la mia convinzione riguardo a Carlo Ludovico Ragghianti, un uomo che si è fatto da solo - si definiva infatti "una costruzione morale" – e che è rimasto fedele tutta la vita ai suoi ideali meditati ed elaborati con fiera e lucida chiarezza.

Anna Ragghianti Marziali


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