Carlo e Licia

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martedì 21 giugno 2022

C.L. Ragghianti: 1. Polemiche; 2. Conferenze e convegni, recensioni.



Polemiche

  • Fanno perdere la pazienza (1968)
  • Argan ritira la querela (1980)

        Conferenze e Convegni, recensioni

  • Fascismo e la politica interna (1945)
  • Sviluppo del pensiero marxista in Italia (Trieste, 1945)
  • Convegno per una sinistra democratica (Cesena, 1953)
  • Convegno di Studi sul Rinascimento Ferrarese (Ferrara, 1956)
  • Conferenza sull'arte (Udine, 1968)
  • “L'Arte in Italia” (A. Manfredi, Trieste 1969)


Fanno perdere la pazienza (1968)

Come se non fosse stata sufficiente fonte di sdegno e di amarezza l'aver subito nel 1967 l'ingiurioso e diffamatorio articolo di un allievo di Longhi, scritto su "Paragone" (vedasi Un gesto incivile postato il 28 dicembre 2017), C.L. Ragghianti fu di nuovo aggredito pretestuosamente. Naturalmente non poté non reagire di fronte ad una ulteriore provocazione, così su “Critica d'Arte” (n.96, giugno 1968) nella rubrica “commenti”


rispose a quello scritto scatenato “per poter sfogare in qualche modo una incontenibile brama di rivalsa per essersi dovuto piegare [a una ritrattazione] il direttore responsabile della citata rivista, al solito per interposta persona, mi ha diretto un pettegolo, nell'intento velenoso, ed anche sprovveduto attacco, calcando il grosso piede sull'errore da me fatto ed additandomi come un indòtto dilettante o qualcosa di simile”.

F.R. (14 maggio 2022)

Argan ritira la querela (1980)

Questo comunicato stampa del quotidiano “La Nazione” riferisce con soddisfazione l'avvenuto ritiro della querela (con relativi riconoscimenti di torto) di Giulio


Carlo Argan a proposito del caso “falsi Martini”. Ritorneremo con resoconti puntuali su aspetti di questa provocatoria querela.

F.R. (14 maggio 2022)

Fascismo e la politica interna (1945)

Testo probabilmente mai rieditato, e importante per la ricostruzione storico-filosofica di C.L.R. riguardo al fascismo come fenomeno (garbata ma inequivocabile la differenza da Benedetto Croce che lo definiva una “parentesi” nella storia) e lo Stato come concezione e come organizzazione. Le conseguenze del fatto che poi sia la D.C. che il P.C.I. (articolo 7 della Costituzione con l'inserimento totale dei Patti Lateranensi del 1929!) preferirono la soluzione di uno Stato centralista di continuità


col fascismo, sono la ragione per la quale questa nostra odierna Italia sia allo sbando e prosegua con “colpi di Stato” ingoiati da un Parlamento senza ideali … di giustizia e libertà. Segue il resoconto della conferenza radiofonica del 3 marzo su “Il Corriere del Mattino”, quotidiano – se non erro – degli alleati. Successivamente divenne “Il Nuovo Corriere” diretto da Romano Bilenchi, organo vicino al P.C.I. e ai socialisti fusionisti. Mentre il “Mattino” poi fu l'organo della Democrazia Cristiana.

F.R. (14 maggio 2022)

Sviluppo del pensiero marxista in Italia (Trieste, 1945)

Carlo L. Ragghianti durante la permanenza nel Governo Parri (1945) quale Sottosegretario autonomo alle BB.AA., al Turismo e allo Spettacolo, si recò almeno due volte in Friuli e a Trieste, città che gli era particolarmente cara perché luogo di nascita della moglie Licia Collobi e altresì perché terra irredenta riunita alla Patria nel 1918, concludendo il Risorgimento d'Italia. Di notevole


interesse per la conoscenza della formazione storica e politica di C.L.R. il fatto che già allora egli conoscesse – nonostante il fatto di non essere mai stato comunista – il pensiero di Gramsci (del quale gli scritti dal carcere erano ancora inediti, se non del tutto in gran parte. In un certo senso si avverte in nuce l'orientamento che R. svilupperà in Marxismo perplesso (1980).

F.R. (14 maggio 2022)

Convegno per una sinistra democratica (Cesena, 1953)

Nella perpetua agitazione nel campo della sinistra democratica non marxista dal dopoguerra in poi, questo Convegno fu un tentativo aggregante. Naufragato il progetto Terza Forza, mentre Parri mollava Unità popolare per una nuova aggregazione che si azzuffò all'ombra dell' “Astrolabio”, mentre Codignola e C. sempre tramavano fino a confluire nel P.S.I., mentre nasceva il Partito Radicale


pre-Pannella, mentre Olivetti teneva in vita con la flebo il Movimento di Comunità, C.L.R. – uscito dal P.R.I. come militante – agiva per una formazione laica intermedia tra P.S.D.I., P.S.I. e con La Malfa (che stava ripulendo il partito dai residui pacciardiani) organizzando l'edizione di “Criterio”, mensile (1956-57) a vocazione unificante – fautore di quello che poi sarà il centro-sinistra.

F.R. (15 maggio 2022)

Convegno di Studi sul Rinascimento Ferrarese (Ferrara, 1956)

Relazione (inedita) di C.L.R., a cui era stata affidata la presidenza del Convegno. Come si deduce anche dai nominativi degli studiosi coinvolti, nelle tre giornate di dibattito si raggiunsero risultati di una certa rilevanza. Ragghianti fin dai tempi della cospirazione antifascista ebbe costanti rapporti con Ferrara e con la sua comunità ebraica decimata dai nazisti. (Giorgio Bassani da prima



della guerra, Claudio Savonuzzi nel dopoguerra). Costanti anche i rapporti politici con la sinistra di potere prima e dopo l'avvicinamento volontario di Ranieri Varese. Ricordo alcuni compagni ed amici come Francesco Loperfido e l'editore Gabriele Corbo (già Segretario di Tono Zancanaro). Alla relazione unisco tre fogli di appunti di C.L.R., presi durante i lavori, come suo esempio di modus operandi.

F.R. (16 maggio 2022)

Conferenza sull'arte (Udine, 1968)

Udine, soprattutto per gli amici e i conoscenti ivi residenti, fu città cara ai coniugi Ragghianti che aderivano ad ogni invito volentieri, così come di passaggio soggiornarci qualche giorno. Ricordo che C.L.R. scelse la città friulana per tenervi il I° Congresso Nazionale della


Società Italiana degli Storici dell'Arte il 4 novembre 1966. Di ritorno in serata a Firenze, i Ragghianti trovarono l'alluvione già in atto: con un tassista spericolato riuscirono a rientrare in famiglia, dopo un percorso già piuttosto accidentato dalla stazione di Michelucci.

F.R. (16 maggio 2022)

L'Arte in Italia” (A. Manfredi, Trieste 1969)

Ancora Trieste, però per una anticipazione nel locale quotidiano di Antonio Manfredi (giornalista nel dopoguerra a lungo attento alle iniziative di C.L. Ragghianti) della tormentata iniziativa editoriale Arte in Italia (Casini editore, 2 voll. editi, 8 in preparazione, non “finiti” per il fallimento dell'editore). Questa importante opera con intendimenti innovativi non si realizzò

anche, a dire il vero, per responsabilità di alcuni collaboratori (cito per tutti Raffaele Monti, un abitué dell'inaffidabilità) la cui mancata consegna dei contributi (per i quali avevano firmato un contratto però contestabile in giudizio solo dall'editore, fallito) impedì la possibilità di adesione a continuare l'opera da parte di altri editori, pur interessati.

F.R. (16 maggio 2022)

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