Questa scheda va considerata come provvisoria. Essa verrà quindi corretta e integrata quando si sarà in grado di provvedere a equipararla alle documentazioni degli altri critici ed artisti presenti nel Catalogo della Mostra Arte Moderna in Italia 1915-1935.
Giuseppe Sprovieri è stato un gallerista e critico d'arte operante dal 1913 con la Galleria “Alla permanente futurista” di Roma. Di lui non si riesce a trovare un decente profilo biografico e critico. Quel che mi pare certo è che egli sia stato un personaggio piuttosto avventuroso.
Avendone sempre e soltanto sentito parlare tra curiosità e sospetto, oltretutto in modo vago, non sono in grado di avere un'opinione fondata. Raffaele Monti ne era entusiasta ma senza valide giustificazioni; però avendo riscontrato che S. era stato il gallerista di Cambellotti (per Monti un “grande”) ritengo che questo fosse il motivo di tanto entusiasmo. Per C.L. Ragghianti lo Sprovieri penso che sia stato un incontro in bibliografie, anche se è probabile che nel lungo soggiorno romano (1933-1939) l'abbia conosciuto di persona. Da altri: vacuità.
Le non molte monografie dedicate a Deiva De Angelis, pittrice umbra nata nel 1885 a Gubbio, morta nel 1925 a Roma, non sono da alcuni anni reperibili nel web né presso i librai antiquari e dell'usato con cui ho residua dimestichezza.
Sembrerebbe che chi ha acquistato queste pubblicazioni ama tenersele ben strette, ragion per cui bisogna aspettare il loro decesso per una nuova collocazione sul mercato. Temo, anche, che questa affezione per la De Angelis non sia rivolta tanto all'indubbia qualità pittorica dell'artista, quando alle vicende della sua vita non esemplare secondo i dettami ufficiali della borghesia. Un caso affine a quello dell'orrenda (pittrice) messicana, tanto per fare un esempio.
Comunque, sul piano strettamente biografico, ho riscontrato un'informazione abbastanza esauriente nel blog Il Museo Immaginario – Outsiders.
Oltre alle immagini nella scheda critica dello Sprovieri, sufficientemente aderente all'impostazione del Catalogo Arte Moderna in Italia 1915-1935, riproduco sul piano iconico tre illustrazioni tratte dal web. Vedo, inoltre, che colà è riportato un giudizio di Anton Giulio Bragaglia, secondo il quale Deiva De Angelis “dipingeva come un uomo”, affermazione che vorrebbe essere un complimento ma che oggidì ritengo sarebbe considerata offensiva.
F.R. (12 maggio 2022)
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