Carlo e Licia

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mercoledì 10 novembre 2021

La prima Mostra storica del Futurismo, 1. Progetto per la Biennale di Venezia, 1960.

Preparando il post su Anton Giulio Bragaglia e la fotodinamica (vedasi il post del 18 settembre 2021) ho di nuovo incontrato – dopo anni – il progetto della Mostra storica del Futurismo, che mio padre C.L.R. aveva allestito per la Biennale di Venezia del 1960.

Considero, poi: questo testo fu pubblicato in "Critica d'Arte" (n.172-174, lug.-dic. 1980, pp. 181-201), però in un momento di particolare difficioltà dell'editore Nuova Vallecchi, il quale non disponendo – tra l'altro – di strutture idonee alla distribuzione di periodici, risolse il problema effettuando solo in parte il servizio abbonati e trascurando le librerie.

Sulla base di queste due premesse reputo necessario riproporre l'intero progetto, le cui prime pagine (181-186) ne costituiscono la presentazione programmatica con l'intento di "seguire fin dall'inizio i lavori, elaborando per il 



Appendice – Premetto che la mia lunga esperienza editoriale, svolta con pratiche su tutto l'arco delle attività collegate alla realizzazione di un libro o di un fascicolo di rivista, mi mette in grado di valutare la qualità e la fattibilità di un progetto o di una proposta di concreta realizzazione e di indubbio esito editoriale positivo.

Tenendo presente che l'esito commerciale ha ben poco a che spartire con la qualità intrinseca di un libro – così come il vero valore di un'opera d'arte non è quello stabilito in un dato momento dal mercato – questa Mostra sarebbe oggi realizzabile pari pari perché ancora del tutto originale e culturalmente propositiva di nuove valutazioni e idee. 

complesso della Mostra e per ogni centro o tema emergente di essa le soluzioni adeguate". Le pp. 187-209 contengono i dettagli di tutti gli aspetti indagati secondo un'ottica e un programma originale ed innovativo. La conclusione, pp.210,211 rappresenta una severa e puntuale cronaca degli accadimenti, mentre la Postilla (p.211) indica attraverso i precedenti e le conseguenze metodologiche (si pensi soltanto al Mondrian e l'arte del XX secolo, 1962) di questa importante ed originale impostazione storica, la quale fu poi realizzata da altri travisandone la sostanza e l'impatto sugli studi.

Quindi, proprio per non lasciate adito a deformazioni del pensiero di C.L.R., una documentazione diretta circa questo progetto e altri suoi contributi (gli ultimi) sul Futurismo saranno oggetto di un prossimo post.

F.R. (8 luglio 2021)



Dato che sarebbe possibile, penso sia auspicabile realizzare un libro impostato secondo i dettami sia del progetto della Mostra storica, che di quelli deducibili dalla seguente lettera di C.L.R. indirizzata all'editore Giulio Einaudi.

Allora costui, sempre più condizionato dai debiti e dalla volontà politica che lo sosteneva, sempre più circondato da redattori di mediocre livello e attenti alle mode conformistiche e comunque – anche se già vicini a C.L. Ragghianti – ammaliati dal sociologismo angloteutonico, alla fin fine non dette ascolto e seguito alla proposta esposta da C.L. Ragghianti.


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