Carlo e Licia

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lunedì 31 maggio 2021

Vignettisti, 2. HOVIV.

Premessa di carattere generale: dopo il “fragoroso” insuccesso di clic da parte dei visitatori nel post dedicato al disegnatore Trèz (v. 28 novembre 2020), se questo blog fosse ordinariamente “commerciale” (cioè a caccia di “followers”, quindi di più pubblicità a pagamento, quindi...) quale responsabile cesserei di occuparmi dell'argomento. Ciò per almeno due ragioni non avviene, vuoi sul piano di considerarlo una sorta di sosta umoristica, rilassante, vuoi perché quello che viene presentato è un artista visivo che talora si esprime con battute scritte. Non si dimentichi che la cosiddetta “Poesia Visiva” ha goduto e forse gode di molta considerazione, anche perché a ben guardare è una forma espressiva con documentazioni molto antiche, primordiale.

Siccome questo blog ha un andamento eclettico – rispecchiando l'atteggiamento culturale di chi lo sta reggendo – non è di per sé meno impegnato o meno rispettabile di altri. Ricordo che eclettico ha per sinonimi: versatile, enciclopedico, eterogeneo, vario, composto; è anche il contrario di uniforme.

Perciò sottolineo la legittimità di un atteggiamento “eclettico” con l'esempio, a me vicino ed illustre, Licia Collobi, la quale era una studiosa eclettica anche per carattere. Carlo L. Ragghianti, invece, lo si potrebbe considerare anche tale perché i suoi scritti hanno indagato metodologicamente un'infinità di declinazioni artistiche. Gli studiosi specialisti ben vengano, sono però anche indubbiamente “uniformi”. Là dove ci siano, i pregi sono 

indubbi, però questo tipo di studiosi, per quanto prevalenti non sono l'unico modello “accademico” esistente e corretto, né quello che deve essere preso in considerazione maggiore. Perciò, sia pure saltuariamente, cercherò di alleviare la nostra e altrui difficoltà di vivere proponendo ogni tanto una sosta visivamente impegnativa sì, ma con effetti collaterali distensivi.


Hoviv (René Hovivian, 1929-2005) è stato un illustratore umoristico dalla vita avventurosa e travagliata, come si può dedurre dalla contenuta biografia di Wikipedia France. Di famiglia armena rifugiata in Francia, studia Belle Arti a Lione, a diciotto anni con i suoi torna nell'Armenia sovietica, Stalin imperante. Nel 1949 la famiglia viene deportata in Siberia. Morto Stalin, dopo tre anni – nel 1956 – Hoviv va a vivere a Mosca dove lavora e pubblica come disegnatore umoristico. Per imprecisati motivi nel 1964 torna in Francia, dove avrà successo tramite molte collaborazioni con la stampa e pubblicherà album illustrati divenuti famosi. Senza note motivazioni “negli anni '80 si impegna politicamente a destra”.

In questo post riproduciamo una serie di tavole disegnate per “Paris Match”, quasi tutte nel 1978-79; le prime sette immagini della sequenza illustrativa sono databili dal 1968 al 1971; gli ultimi tre fogli sono databili 1980-82.

F.R. (22 aprile 2021)

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