Carlo e Licia

Carlo e Licia

Archivio

Cerca nel blog

venerdì 4 dicembre 2020

"L'invasione che nessuno vuol capire", tantomeno risolvere.

 di Guido Ceronetti.





Il 14 ottobre 1996 “La Stampa”, quotidiano di Torino proprietà della Fiat, pubblicò questa accorata ed arrabbiata esacrazione di Guido Ceronetti. Sia il giornale che la sua proprietà ma soprattutto lo scrittore non erano razzisti, né avevano trascorsi di tale aberrazione nei decenni successivi alla guerra perduta (riscattata dalla Resistenza), con il Paese dapprima occupato dai vincitori e controllato tramite il loro AMGOT, quindi “bloccato” con l'accorgimento palesemente abusivo di un regime inalterabile nella sostanza.

A seguito dell'ondata emigratoria prevalentemente clandestina degli albanesi, liberati dallo squagliamento del comunismo reale, speculatori d'ogni tipo provocarono l'immigrazione clandestina dell'Africa e da paesi dell'Asia musulmana non araba. Il fenomeno massivo provocò malessere sociale reale ma anche ipocrita da parte di chi in realtà lucrava sull'immigrazione clandestina incontrollata. Ricordo che questi sono stati i fattori determinanti per il prevalere alle elezioni del 1994 dell'eterogenea accozaglia di Berlusconi con una fedeltà tutt'oggi riscontrabili nei partiti di destra.

Infatti il non aver risolto o almeno messo sotto stabile controllo il fenomeno clandestino immigratorio rappresenta tuttora il motivo più convinto del sostegno di larghi settori della società italiana al “Gibbo” (citazione da Tono Zancanaro) sovranista Matteo Salvini e alla ancor maggiore minaccia per la democrazia italiana rappresentata da Giorgia Meloni.

La pandemia Covid19 non deve essere ma scusante per far svicolare il Parlamento, il Governo e le opposizioni da questo incontrollabile fenomeno migratorio clandestino, la cui soluzione o, almeno, il cui controllo (reale, serio) urgenti e determinanti per rinsaldare le basi di un vivere civile in una società libera e democratica...e europea. Perché se Italia e Francia crollano nel neo-neofascismo con Ungheria, Polonia e altri (che non aspettano altro, si scusi il gioco di parole) l'Europa politica è defunta. E saremo fottuti.

F.R. (18 novembre 2020)





Nessun commento:

Posta un commento