Carlo e Licia

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giovedì 16 luglio 2020

L'Arte Moderna in Italia, 1915/1935 - 13. BOCCIONI.


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1. 30 dicembre 2017
Presentazione di Carlo L. Ragghianti.
Criteri del Catalogo, Bibliografia generale. Comitato d'onore; Comitato esecutivo; Comitato tecnico; Comitato di consulenza nazionale; Consiglio A.T.T. di Firenze; Consiglio de “La Strozzina”;  organizzatori percorso museografico; segreterie; fornitori dell'esposizione.
2. 31 dicembre 2017
Criteri assegnazione schede critiche; criteri per la consultazione del Catalogo e quelli distintivi di questa rievocazione.
Artisti: ALCIATI, Nino BARTOLETTI, Pasquarosa BARTOLETTI, BIASI, BONZAGNI, BOSIA, BUCCI, CHECCHI, COSTETTI, FERRO.
3. 28 febbraio 2018
Artisti: GALIZZI, GEMITO, GRAZIOSI, Piero MARUSSIG, OPPI, PENAGINI, PRENCIPE, SPADINI, WILDT.
4. 25 marzo 2018
Artisti: BACCI, DUDREVILLE, GOLA, MAGRI, PARESCE, RAMBELLI, BARTOLI NATINGUERRA, GUIDI.
5. 15 aprile 2018
Artisti: BARTOLINI.
6. 4 maggio 2018
Artisti: SAVINIO, TROMBADORI, MONACHESI, FONTANA, MUNARI, FRANCALANCIA.
7. 3 luglio 2018
Artisti: FURLOTTI, METELLI, BARBIERI, BROGGINI, CAGLI, CAPOGROSSI.
8.
Artisti: CESETTI, FAZZINI, GENNI WEIGMANN, GENTILINI, GUTTUSO.
9. 16 settembre 2018
Artisti: Edita e Mario BROGLIO.
10.  20 novembre 2018 (1 parte), 5 dicembre 2018 (2 parte).
Artisti: LEVI, MAFAI, RAPHAEL MAFAI.
11. 28 dicembre 2018.
Artisti: Quinto MARTINI, MANZU'.
12. 21 gennaio 2019.
Artisti: MUCCHI, SASSU.







Riprendo, orripilato dal tempo trascorso dalla precedente serie di schede della Mostra “Arte Moderna in Italia, 1915-1935” quelle scritte da Carlo L. Ragghianti.
Per quelle schede – tutte monografiche – che sono ancora assenti da questa riproposta con aggiunte e commenti, procederò cronologicamente, sempre che la ricerca di qualche componente aggiuntiva non mi costringa ad alterare la sequenza del Catalogo del 1967.
Umberto Boccioni è il protagonista di questa tredicesima serie firmata da mio padre. La mole complessiva dei sette interventi riportati è imponente e comprende non soltanto le sei voci citate nella Bibliografia degli scritti. A questi contributi si aggiunge la “rivoluzionaria” lettera finale inviata a Paolo Lecaldano – direttore editoriale della Rizzoli – nel 1969 da Ragghianti.
Per la precisione si riportano:
    1. La breve recensione ad Argan e a Calvesi, in “seleArte”, lug.-ago. 1953, p. 50;
    2. La storia di Boccioni, da Mondrian e l'arte del ventesimo secolo, pp.156-178 con ill. da n. 295 a n. 391; seconda edizione riveduta, Edizioni di Comunità, Milano, marzo 1963;
    3. Un rivoluzionario esibizionista, da “L'Espresso”, 4 febbraio 1963, p. 18;
    4. La risata, precisazione pubblicata su “L'Espresso”, 1 aprile 1962, p. 2;
    5. Fonti di Boccioni, in “Critica d'Arte” n. 64, sett.-ott. 1964, pp. 23-28;
    6. Boccioni prefuturista, in “Critica d'Arte” n. 69, marzo 1965, pp. 14-25;
    7. Lettera di Carlo L. Ragghianti a Paolo Lecaldano, 11 settembre 1969. Riproduco questo documento trascritto dal dattiloscritto originale a causa della cattiva riproducibilità della fotocopia nel mio Archivio, ed è riportata soltanto la parte che riguarda Boccioni.

Dopo la sequenza di questi testi critici c'è la consueta “carrellata” documentaria di opere dell'artista. Esse sono state scelte perché inconsuete o perché di buona riproducibilità, in considerazione del fatto che le illustrazioni (con le 10 tavole su La storia di Boccioni) inerenti i testi di Ragghianti sono già illustrate all'interno dei saggi. La mole del materiale riscontrato per allestire questo post è stata tale da escludere in questa sede materiali di certo interesse.


Ciò mi impone di provvedere in futuro di organizzare almeno un paio di post. Certamente un contributo verterà nel riproporre testi accantonati di autori come Raffaele Monti, Paolo Thea (pubblicato nel 1968 su “Critica d'Arte”), nonché la scheda critica di Daniela Fonti su Boccioni e Ragghianti da estrarre da C.L.R. e il carattere cinematografico della visione, Charta 2000. Su Boccioni ricordo: a. (come sempre) citazioni brevi, giudizi e incisi inerenti di C.L. Ragghianti si trovano certamente passim nei suoi scritti di altro argomento, e certamente negli scritti riguardanti il Futurismo; b. lo scritto del 1950 per la Galleria Il Fiore di Firenze (vedere il post del 21 gennaio 2018), dove testualmente R. dice che:
....eccettuerei soltanto Boccioni … perché .. il giudizio sulla sua vocazione d'artista...debba essere riveduto in modo sostanziale”. Revisione che avverrà certamente nei testi successivi riportati; mentre essa sarà dichiarata apertis verbis nella lettera a Lecaldano (1969).
F.R. (30 maggio 2020)








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