Carlo e Licia

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domenica 3 novembre 2019

L'uomo quadrato. Cànoni nella scultura classica.






Dalle pagine del diario critico che Carlo L. Ragghianti ha continuato a pubblicare saltuariamente – con articoli ora a sé stanti, ora a gruppi di contributi – dopo la stampa del volume omonimo (Neri Pozza, Venezia 1957) sulla “Critica d'Arte”, riprendiamo questo L'uomo quadrato (n.175-177, gen.-giu. 1981, pp. 202-204).
Nonostante il collegamento evidente con la stranota realizzazione di Leonardo da Vinci (citata), il fulcro di questa nota critica riguarda l'opera dell'archeologo Silvio Ferri (1890-1978) e in particolare lo studio sui cànoni nella scultura classica.
Con queste pagine Ragghianti voleva anche ricordare la
scomparsa nell'anno precedente dello studioso. Lucchese anche lui, per altro sia vicino che prosecutore di Augusto Mancini – altro lucchese – maestro di mio padre fin dalla sua adolescenza e con il quale matricola all'Università di Pisa intendeva in un primo tempo laurearsi. Posso anche testimoniare che nei confronti di Silvio Ferri ho sempre udito parole di particolare considerazione e professare simpatia nonostante il carattere talvolta bizzarro dell'archeologo. Nell'ultimo paragrafo, poi, Ragghianti rivendica decisamente il contributo di Ferri ed “una storia più autentica della cultura artistica”.
F.R. (11 ottobre 2019)

Appendice: “Elogio agli aspetti positivi di E.Q. Visconti” di Silvio Ferri.

Colgo l'occasione di inserire in questo post dove si parla anche di lui, lo studio di Silvio Ferri pubblicato nel 1937 su “La Critica d'arte” (a.II, n.5-6, sett.-dic.). Lo faccio da una parte per ricordare che tra l'Università di Pisa (Facoltà di Lettere e Scuola Normale Superiore) e la rivista c'erano rapporti stretti con protagonisti sia i Redattori Ragghianti perché ex allievo, Bianchi Bandinelli perché dal 1933 prof. incaricato da Lettere, sia i professori pisani
Marangoni, Mancini e Ferri, colleghi di B.B. e personali amici di C.L.R.
D'altra parte riscontro su internet che il saggio di Ferri viene citato talvolta, però non risulta ancora in rete. Infine considero che anche Ennio Quirino Visconti sia personaggio – ricordato, vedo, soprattutto come Liceo e strada in Roma – che meriti di essere “rinfrescato” nella sua opera.
F.R.

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