Come anticipato nel post
precedente, il “Primo Congresso dei Critici d'Arte”si tenne a
Parigi dal 21 al 26 giugno, sotto l'egida dell'UNESCO, operativo
dall'anno precedente. Scontato che la documentazione e la diffusione
della manifestazione parigina furono esaurienti ed ora sono
conservate in luoghi accessibili e nelle biblioteche collegate
all'Unesco, è sufficiente oggi ricordare l'avvenimento. In questa
sede riportiamo il resoconto che ne fece Carlo L. Ragghianti ne “La
Critica d'Arte” (VII,2, lug. 1949) come “commento” critico. Questa riproposta è dovuta anche
perché, bisogna ricordare che un tentativo come questo
di socializzazione critica legato all'ottimismo della volontà che
animava l'“intellighentia” postbellica, la quale cercava e creava
“fonti” per superare l'abisso costituito dalla “cortina di
ferro” che divideva il mondo in due zone di influenza: l'Occidente
e l'Unione Sovietica, i suoi satelliti, i suoi caudatari. Infine non
è trascurabile, oltre alla storicizzazione, considerare e rileggere
questo scritto di C.L.R. per le sue considerazioni e osservazioni
utili anche ad un'odierna riflessione.
F.R.
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