Carlo e Licia

Carlo e Licia

Archivio

Cerca nel blog

sabato 16 giugno 2018

L'Arte Moderna in Italia 1915/1935 Testi critici,1 - Raffaele Monti (I).




In questo anno 2018 sono in corso o sono state proposte manifestazioni espositive, anche di notevole impegno organizzativo, con l'intento di recuperare ancora una volta, dopo la contrastata Mostra Anni Trenta della Milano di Tognoli, l'immagine complessiva dell'arte italiana durante il fascismo. Anche se non mi risulta che ci siano stati evidenti intenti celebrativi o “nostalgici”, in queste mostre non si è, o non si è voluto, fare le necessarie distinzioni tra espressione artistica dei singoli e adesione alla retorica e alla propaganda del regime imposto da un altro “cavaliere”, Benito Mussolini, per altro giustamente giustiziato.
Va detto che all'epoca della mostra Mostra 1915-1935 (1966-67) nessuno degno di considerazione nemmeno tentò di fare un accostamento tra il contenuto dell'esposizione e il regime fascista
concomitante. Per questo motivo non ho bisogno di “difendere” gli intenti esclusivamente artistici di quell'importante avvenimento che recuperò e sdoganò tanti artisti involontarie vittime dei loro tempi. Ritengo però opportuno riproporre adesso – anziché a conclusione della serie delle nostre puntate – il saggio critico impegnativo ed appassionato che il Segretario Generale della Mostra pubblicò nel fascicolo n. 91-92 (dic. 1967) di “Critica d'Arte”. Il testo di Raffaele Monti (1936-2008) qui di seguito viene integralmente riportato, non sono riprodotte le decine di pagine di illustrazioni fuori testo, perché ciascuna di esse comparirà in questo blog assieme alla scheda dell'artista che ha dipinto o scolpito l'opera d'arte riprodotta fotograficamente.
F.R. (8 maggio 2018)




Nessun commento:

Posta un commento