E' purtroppo
attuale questa bella caricatura che come scopo prioritario della vita
indica l'arricchimento incondizionato, costi quel che costi come
mostrano l'euforia degli astanti, l'accanimento degli operatori di
borsa, la miseria appartata della derelitta vittima senza
solidarietà.
Anche negli
anni '30 e '40 dell'Ottocento le operazioni atte a drogare l'economia
verso una espansione illimitata comportavano gravi e durature
conseguenze. La più consueta era la guerra tra nazioni o tra
interposte nazioni alleate; altrimenti si cercava di scongiurare la
crisi con un conflitto spudoratamente coloniale. (Di cui, a
proposito, ancora oggi sentiamo l'oscillazione metaforica del pendolo
di Vico, la cui conseguenza è
l'incontrollabile invasione migratoria, solo in parte spontanea ma
occultamente gestita con impudenti profitti all'interno, all'esterno
soprattutto contro le imbelli e indecise democrazie, ritenute facili
da depredare e spolpare.
Però tra
l'ieri e l'oggi c'è una differenza fondamentale: le armi e le
tecnologie di tutti i tipi sono esponenzialmente più micidiali.
La morale
religiosa, l'etica severa del laico sono di fatto praticamente
scomparse, ininfluenti, sono sopraffatte dai “vitelli d'oro”
costruiti da irresponsabili però colpevoli, plaudenti masse spesso
plebiscitarie. Nel frattempo l'1 per cento dei veri abbienti se la
gode …
Francesco Ragghianti
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