Carlo e Licia

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mercoledì 18 ottobre 2017

Addendum alla grafica di Emilio Greco

Alle mancanze e alle imprecisioni che ebbi a rilevare nell'articolo Il Catalogo dell'opera incisoria di Emilio Greco (“SeleArte”, IV serie, n.23, 1996, pp.17-23, fascicolo che sarà tra qualche mese interamente riprodotto in questo blog) debbo aggiungere anche l'incisione qui di seguito riprodotta.
Essa era allegata alla copia “riservata” della Cartella/volume I commiati nell'arte incisoria di Emilio Greco, stampata egregiamente nel 1983 dalla Galleria La Bezuga, benemerita nella diffusione di grafiche seriali originali.
L'incisione, di cui non è indicato il titolo, è una prova d'artista di mm. 222X214h; se ne ignora, inoltre, la tiratura. Per verificare questi dati abbiamo fatto, mia nipote Irene (tra l'altro consulente elettronica) ed io, una ricerca sul Web tramite Google senza alcun riscontro. C'è quindi la possibilità che questa grafica – al di là dei notevoli valori espressivi – sia da considerarsi una rarità, con maggiore soddisfazione di coloro che ne detengono un esemplare.
A suo tempo, essendoci in biblioteca due o tre esemplari del libro, non citai l'incisione nel breve scritto del 1996 perché evidentemente avevo sfogliato una copia ordinaria, senza l'incisione originale. Già nel 1995 mi stupì che nel Catalogo delle incisioni di Emilio Greco – approntato lui ancor vivente – ci fossero delle lacune così numerose immediatamente percepite dallo sguardo di un cultore della materia con conoscenze limitate dell'attività e della 
produzione dell'artista. Pensai anche, non a torto dico oggi, che non fosse casuale l'assenza delle opere pertinenti le iniziative di C.L.R., secondo il diffuso mal costume “ambientale” di ignorare, negare, sottacere tutto ciò che riguardava mio padre. Siccome Emilio era morto da pochi mesi non volevo certo polemizzare con l'amico defunto e quindi scrissi soltanto che “le pecche e le omissioni riscontrate in queste pubblicazioni sono tutt'altro che inconsuete in opere analoghe, alcune addirittura condotte con l'attiva collaborazione dell'artista, ancor vivo e compus sui”. E ciò, lo confermo anche adesso, può risultare valida interpretazione, considerando che negli ultimi tempi Greco era afflitto da disturbi e malanni che, data l'età, lo distoglievano da secondarie occupazioni professionali, come ebbi a verificare nella nostra corrispondenza finale, da parte mia scrittoria e da parte sua esclusivamente telefonica.
Comunque le lacune del Catalogo 1994 continuo a pensare siano state conseguenza di quanto detto nelle righe precedenti, e cioè che non ci fosse soltanto una generica consuetudine accademica e pubblicistica di svalutare fino ad ignorare le pertinenze di studiosi sgraditi ai compilatori e/o ai curatori di una determinata opera, ma anche frettolosità mercantile e approssimazione dilettantesca. E queste cose si possono riscontrare in diversi casi di analoghi cataloghi.




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