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sabato 6 aprile 2024

Una lotta nel suo corso, 8 - Recensioni.

Post precedenti:
3 dicembre 2018 – 1. Introduzione; Prefazione; Nota Editoriale; Lotta nel suo corso, pp.3-66.
8 gennaio 2019 – Intermezzo prima parte, pp.67-126.
3 marzo 2019 – Intermezzo seconda parte, pp.127-192.
3 aprile 2019 – Intermezzo terza parte, pp.192-265.
3 maggio 2019 – Appendice I - Fatti e documenti, pp. 267-318.
3 settembre 2019 - Appendice II – Persone, pp.319-356
14 marzo 2024 - Corrispondenze



Il secondo post documentario è dedicato alle recensioni scritte sul libro, ovviamente soltanto (come già detto) quelle reperite. Una parte è andata persa con le vicende del materiale archivistico e librario (ad es. il centinaio di copie di Una lotta che era conservato negli sgabuzzini de "La Strozzina" in palazzo Strozzi). Con l'alluvione del 4 novembre 1966 la sede espositiva andò distrutta essendo nell'ipogeo del palazzo; la Segreteria e l'archivio no, perché collocati al 2° piano.

La proprietà di Palazzo Strozzi era stata affidata dal Comune all'Azienda Autonoma del Turismo, ente totalmente politicizzato, che non volle ancora nel 1978 recuperare gli ambienti alluvionati. Così, dopo lo scioglimento de "La Strozzina" 1947-1966, sotituito da una docile "Nuova Strozzina", il patrimonio della Galleria fu disperso: in gran parte fu consegnato all'Università Internazionale dell'Arte (U.I.A.), dove fu accolto – salvo i mobili – dal personale con stizza. Tanto che di fatto la documentazione fu destinata al macero all'insaputa del Direttore Carlo L. Ragghianti. Io ne fui informato da un usciere che conosceva la mia collaborazione pro bono all'Ente. Ero disoccupato per la prima volta, perciò mi fiondai all'U.I.A. di Villa Tornabuoni dove, con sollievo della burocrazia, salvai tutto ciò che attualmente si trova nell'Archivio della Fondazione Ragghianti di Lucca e nel mio. Non avendo spazi disponibili a sufficienza negli ambienti adibiti a La Costa per i residui degli Uffici di mio padre, dovetti lasciare all'U.I.A. la quasi totalità delle carte amministrative. Quelle prese da me in carico nell'ex casa colonica in parte furono distrutte dallo scoppio di alcuni tubi in seguito alle gelate eccezionali del 1984 (se ben ricordo l'anno).

Quando lavoravo all'Ufficio Editoriale dell'U.I.A., aiutando in emergenza il factotum nel casuale sopralluogo nelle ampie soffitte di Villa il Ventaglio, intravidi i grandi album costruiti dagli uscieri di Palazzo Strozzi per conservare le recensioni e le segnalazioni delle mostre della Galleria "La Strozzina". Questa fuggevole impressione fu poi suffragata quando nell'utile volume Mostre permanenti. Carlo L. Ragghianti in un secolo di esposizioni accertai che buona parte delle schede del libro (edito dalla Fondazione Ragghianti nel 2018) erano basate su quegli "album" de "La Strozzina".

Capii così che la burocrazia UIA mi aveva nascosto l'esistenza fin dal 1980 di buona parte del lascito della accurata gestione Lo Vullo.

Resta il sospetto che molte delle lettere autografe amministrative e tante carte (come la gestione SIAE) siano andate distrutte nel 1980 perché il venerdì pomeriggio furono accantonate sotto la tettoia del cortile di Villa Tornabuoni e il lunedì mattina erano scomparse.

Gli autori delle sette recensioni che sono state radunate sono tutti storici di rilievo e pensatori democratici resistenti contro il nazifascismo e contro le sirene della sinistra allora sovietizzante. Alcuni sono cattolici di stampo laico. Così come con i nominativi dei "corrispondenti" del post precedente (vedi post del 14 marzo 2024), anche Renato Carli Bollola (1904-1963; giornalista, patriota a Milano, dirigente socialista); Raffaello Franchini (1920-1990, filosofo, molto legato a C.L.R.); Giorgio Vaccarino (1916-2010, storico e archivista, segretario del C.N.L. di Torino); Ettore Passerin d'Entrèves (1914-1990, storico prof. universitario, partigiano); Mario Bendiscioli (1903-1998, storico e filosofo, patriota cattolico più volte arrestato); Nino Valeri (1897-1978, storico, prof. universitario, massone); Gianni Merlini (1929-1999, esponente europeista con Spinelli, dirigente editoriale e presidente Compagnia di S. Paolo), sono personalità di cui su internet si trovano elementi biografici ecc., soddisfacenti.

Dopo le recensioni sono postati elenchi manoscritti di C.L.R. circa la situazione recensoria del libro; un elenco del 7.5.1981 con omaggi del libro. Si veda in proposito nella lettera del 1981 ad Alberto Predieri, pubblicata nel citato post precedente n.7, il motivo di questi omaggi: una nuova edizione di Una lotta. Il progetto di R. non ebbe esito anche perché, penso con rammarico (per altro suffragato) che Predieri – dopo una lunga carriera di successi nel mondo del potere economico e politico – non fosse più l'uomo con gli ideali professati nel 1943-46.

Infine ci sono le tre pagine con l'elenco di chi (persone ed Enti) al 20 ottobre 1954 aveva prenotato una copia del libro.

Conclude la seconda parte del post il resoconto della cerimonia della presentazione del libro al Presidente della Repubblica Luigi Einaudi, avvenuta al Quirinale il 24 giugno 1954. Le fotografie si riferiscono al proseguimento in un caffè dell'incontro dove i convenuti (coniugi Ragghianti, S. Contini Bonacossi, Ferruccio Parri, Ugo La Malfa, Riccardo Bauer, Leo Valiani e l'editore Neri Pozza) commentarono l'amichevole cerimonia che aveva visto protagonista il libro.

F.R. (16 febbraio 2024)



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