Carlo e Licia

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giovedì 14 marzo 2024

Decio Gioseffi: "Storia dell'arte in Europa" (2022) e uno studio inerente (1971).

Per i tipi de "Il Poligrafo/Università degli Studi di Trento" nel dicembre 2022 è stata pubblicata quella che si potrebbe ritenere la "summa" o, di certo, almeno l' "opus magnum" di Decio Gioseffi (1919-2007), uno studioso indipendente che ha elaborato una metodologia che collega la Storia dell'Arte ad altre discipline con innovativi criteri interpretativi. A questo proposito si veda in particolare la postfazione del libro Un pensiero inedito in Europa (pp.365-369), a cura di Giuliana Carbi Jesurum e Nicoletta Zanni.

Oltre a queste sue importanti connotazioni, Decio Gioseffi si è sempre trovato in sintonia dialettica con il pensiero di Carlo L. Ragghianti nel considerare ed indagare sullo stesso piano valoriale tutte le manifestazioni di creatività artistica elaborate dagli esseri umani.

Per esemplificare il legame con lo studioso lucchese e la sua rivista "Critica d'Arte" (da lui considerata una sorta di creatura primogenita – 1935 – della quale per altro il sottoscritto suo primo figlio – 1940 – non è geloso ma fiero) in questa sede ripropongo il saggio che nel n.115 (gen.-feb. 1971) Gioseffi pubblicò col titolo Sistemi visivi, convenzioni e criteri d'interpretazione che ricordo ancora di aver impaginato con particolare soddisfazione. Di questo studio c'è un esplicito riferimento nel libro a p.384, nota 15.

Marginalmente e senza intenzione di ridurre l'importanza culturale e l'originalità di questa pubblicazione, ma per personale acribia derivante da più che cinquantennale attività di redattore editoriale, devo esplicitare l'appunto seguente. Nella sezione "Autori citati nel testo" noto alla seconda voce: "ARGENTIERI, G. (a cura di) Pittori fiamminghi, Milano, Mondadori 1962".

Siccome il contenuto è scientificamente rilevante, devo ricordare che era notorio tra gli studiosi (tra cui Gioseffi) che il testo era stato elaborato da Licia Collobi Ragghianti. In proposito si veda nel blog "Ragghianti & Collobi" il post 

del 27 luglio 2020 nel quale si documenta come e perché Licia Collobi avesse scritto un libro non comparendo quale autrice, consentendo all'Editore di usare la dizione a cura di.

Questa Storia dell'Arte in Europa è un volume rilegato in brossura, mm. 170X240 pp. 432 con 32 tavole f.t. a colori. È necessario tenere presente l'Avvertenza (riprodotta) nella quale si ricorda che i numeri arabi a fianco del testo rimandano ad un Atlante delle illustrazioni consultabile gratuitamente sul sito "www.xydigitale.it/Atlante-immagini-Gioseffi".

E' la prima volta che mi imbatto in una soluzione editoriale di questo tipo. E' importante anche perché meno scomodo che avere, ad es., un libro aperto accanto al testo che stiamo leggendo, oppure sfogliare il libro fino all'individuazione dell'illustrazione cercata. Ma soprattutto questo procedimento consente all'editore un risparmio economico cospicuo.

In conclusione, questa edizione dovrebbe consentire – data l'originalità metodologica dei testi – una circolazione per la quale l'autore, dopo più di tre lustri dalla morte, sia ricordato e studiato. C'è da augurarsi, quindi, che grazie al taglio innovativo di quest'opera si crei una situazione propositiva che impedisca che lo studio e la memoria di Gioseffi restino circoscritti all'Università di Trieste, nella quale Gioseffi ha svolto tutta la propria brillante vita accademica.

F.R. (1 marzo 2024)

P.S. Ricordo che di e su Decio Gioseffi sono stati postati in questo blog diversi interventi. In ordine cronologico sono:

1. Su Giotto architetto (15 ottobre 2017);

2. Ragghianti, Zevi, Gioseffi, Scalfari, Giotto (24 aprile 2019);

3. Recensione "Storie della pittura europea del Quattrocento" di Licia Collobi (20 aprile 2020);

4. "L'eredità dall'antico" (28 settembre 2020).







Da "Critica d'Arte", n.115, gen.-feb. 1971.

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