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mercoledì 17 gennaio 2024

Ada Negri disegnatrice, 1 (1960-1982).

Come si può agevolmente dedurre dalle date nel titolo di questo post, la Ada Negri qui nominata non rappresenta un aspetto inedito della nota poetessa e scrittrice della prima metà del Novecento. Si tratta, invece, di una omonima autentica poetessa figurale, di un'artista poco conosciuta e ancor meno considerata.

Allieva di Aldo Salvadori, direi la più sorgiva e dotata, Ada Negri è stata anche un personaggio autenticamente originale – e coerente – come si può riscontrare dalla Nota Biografica che seguirà. In un necrologio locale ella viene definita “eccentrica e stravagante” con rispetto ed ammirazione in un contesto ambientale lombardo operoso e prevalentemente rurale, nel quale Ada Negri ha operato ed è vissuta dal 1926 al 2015.

In questo primo intervento nel blog, riproduciamo il saggio di Carlo L. Ragghianti, il quale convinse l'amico Bruno Tassi a pubblicare il volume Disegni di Ada Negri (Prato, 1982) dal quale si riprendono anche i testi critici di Franco Russoli, Luigi Cavallo, Raffaele De Grada, Francesco Vincitorio, Alfio Coccia. Seguono 78 illustrazioni scelte quale documentazione visiva dal 1960 al 1982.

Il secondo post su Ada Negri disegnatrice sarà soprattutto dedicato alle opere realizzate dal 1983 al 2002 e comprenderà anche la corrispondenza tra l'artista lombarda ed i Ragghianti.

Attendendo alla rievocazione degli artisti presenti nella Mostra Arte Moderna in Italia 1915-1935 (in via di conclusione) mi ero via via accorto e convinto che buona parte di costoro era – oltre che pittore e/o scultore – anche disegnatore e incisore di vaglia. Di conseguenza sono giunto alla conclusione di postare di quegli artisti anche appositi interventi sulla loro opera grafica, fornendo documentazioni anche a prescindere da apparati critici ulteriori.

Naturalmente questa particolare attenzione non può essere riservata soltanto a chi ha partecipato alla storica esposizione del 1967 in Palazzo Strozzi a Firenze. Saranno quindi presi in considerazione limitatamente alla loro opera grafica (disegno, acquarello, incisione, litografia, ecc.) anche artisti quali Ada Negri, così come del resto abbiamo di recente fatto con Nino Tirinnanzi e i suoi ritratti disegnati per “Criterio” (vedasi post del 9 dicembre 2023).

Altrettanto naturale è considerare la grafica creativa di architetti e designers e, perché no, di uomini di lettere quali ad es. Leo Longanesi e diversi altri poliedrici letterati noti per altre preminenti attività, come in qualche caso risulta già dall'elencazione dei nostri post (c.750), dei quali spero di poter approntare un indici dei “tag” che faciliti la ricerca nell'ormai considerevole mole del nostro blog. Ciò in analogia con gli Indici dei 26 fascicoli di “SeleArte” (IV serie, 1988-1999), della quale è in atto la revisione del formato grafico a suo tempo loro applicato.

In conclusione: il presente post e quello su Nino Tirinnanzi disegnatore sopra citato vanno considerati come dei prototipi di una nuova serie di interventi dedicati esclusivamente alla grafica (disegno, acquarello, tempera, gouaches, monotipi, tecniche incisorie, litografia). Queste espressioni creative sono considerate generalmente meno importanti; sono comunque meno note e indagate. Ciò avviene a torto: le espressioni grafiche non speculative (come purtroppo avviene anche con la complicità di qualche artista che segue il mercato falsificando se stesso anche in pittura e scultura) sono originali, non sono meno significative, anzi talora sono le più rappresentative dell'originalità dell'artista, come appunto avviene nell'opera di Ada Negri.

F.R. (30 dicembre 2023)






Disegni di Ada Negri (1960-1982)

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