Carlo e Licia

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giovedì 19 ottobre 2023

Arte moderna in Italia 1915-1935 – Testi critici, 29/IV. Raffaele Monti (SFORNI, CIACELLI, OPPO)

    


Post Precedenti:

1. RAFFAELE MONTI ( I ) - 16 giugno 2018
2. IDA CARDELLINI (LORENZO VIANI) - 28  settembre 2018 
3. UMBRO APOLLONIO (NATHAN, BIROLLI) - 19 settembre 2019
4. MARCELLO AZZOLINI (GUERRINI, CHIARINI, VESPIGNANI). 6 ottobre 2019
5/I. FORTUNATO BELLONZI (BOCCHI, D'ANTINO). 12 novembre 2019
5/II. FORTUNATO BELLONZI (MORBIDUCCI, SAETTI). 28 dicembre 2019
6. ALDO BERTINI (CREMONA, MAUGHAM C., PAULUCCI). 22 gennaio 2020.
7. ANNA BOVERO (BOSWELL, CHESSA, GALANTE). 5 febbraio 2020.
8. SILVIO BRANZI (SCOPINICH, BALDESSARI, NOVATI, SPRINGOLO, RAVENNA, KOROMPAY, ZANINI). 23 febbraio 2020.
9. GIOVANNI CARANDENTE (COMINETTI, MARINI). 4 marzo 2020.
10. ITALO CREMONA (REVIGLIONE). 7 maggio 2020.
11. ENRICO CRISPOLTI, I (BALLA, EVOLA, ALIMANDI, BENEDETTA). 2 aprile 2020.
12. ENRICO CRISPOLTI, II (COSTA, DIULGHEROFF, DOTTORI, FILLIA). 6 aprile 2020.
13. ENRICO CRISPOLTI, III (ORIANI, PANNAGGI, PRAMPOLINI, MINO ROSSO), 10 aprile 2020.
14. RAFFAELINO DE GRADA I (BOLDINI, ANDREOTTI). 22 giugno 2020.
15. RAFFAELINO DE GRADA II (BERNASCONI, CARPI, CARENA, FUNI). 6 luglio 2020.
16. ANTONIO DEL GUERCIO (MAZZACURATI, MENZIO, RICCI). 8 agosto 2020
17. TERESA FIORI (INNOCENTI). 1 settembre 2020.
18. CESARE GNUDI (FIORESI, PIZZIRANI, PROTTI). 2 ottobre 2020.
19. VIRGILIO GUZZI (MANCINI, CAVALLI, MONTANARINI, PIRANDELLO). 19 novembre 2020.
20. MARIO LEPORE (DEL BON, LILLONI). 21 dicembre 2020.
21. LICISCO MAGAGNATO (NARDI, PIGATO, FARINA, TRENTINI, ZAMBONI, BERALDINI, SEMEGHINI). 21 gennaio 2021.
22. CORRADO MALTESE (GERARDI). 4 marzo 2021.
23. FRANCO MANCINI (PANSINI, NOTTE, BRESCIANI, CRISCONIO, CIARDO, GATTO, VITI).  3 aprile 2021.
24. GIUSEPPE MARCHIORI, 1 (ROSSI, LICINI). 3 maggio 2021.
25. GIUSEPPE MARCHIORI, 2 (SEVERINI, SPAZZAPAN). 28 maggio 2021.
26. MICHELANGELO MASCIOTTA, 1 (LEGA, VENNA LANDSMANN, CALIGIANI, COLACICCHI). 7 giugno 2021.
27. MICHELANGELO MASCIOTTA, 2. (DE PISIS, PEYRON, LEVASTI, CAPOCCHINI). 18 giugno 2021.
28. GIAN LORENZO MELLINI. (VITTORINI, SALIETTI, SANI, DE JURCO, BUGIANI). 23 luglio 2021.
29. RAFFAELE MONTI (CAPPIELLO, CHINI). 14 novembre 2022
29/II. RAFFAELE MONTI (GHIGLIA, MULLER). 24 gennaio 2023
29/III. Raffaele Monti (NOMELLINI). 7 ottobre 2023
30. ALESSANDRO PARRONCHI (CARLINI, MOSES LEVY). 14 settembre 2021
31. GIACINTO NUDI. (RAFFAELE CASTELLO). 16 agosto 2021.
32. GUIDO PEROCCO (CADORIN, MARTINI, MOGGIOLI, PELLIS), 1. 23 ottobre 2021
32bis. GUIDO PEROCCO (ZECCHIN, CAVAGLIERI, GARBARI, CAGNACCIO DI S. PIETRO), 2. 6 novembre 2021
33. AGNOLDOMENICO PICA (DEPERO, BOLAFFIO, MARTINI, SIRONI, D'ALBISOLA, GHIRINGHELLI, USELLINI). 16 dicembre 2021
34. ATTILIO PODESTA' (MERELLO, RAMBALDI, SACCOROTTI). 24 gennaio 2022
35. GIUSEPPE RAIMONDI (ROMAGNOLI, BERTOCCHI, COLLIVA, CORAZZA) con Appendice 1946, del 16 febbraio 2022. 13 febbraio 2022
36.  MARIO RIVOSECCHI(RICCARDI). 8 marzo 2022
37. MARIO ROSCI(BONFANTINI). 14 marzo 2022
38. PIER CARLO SANTINI (ROSAI) 1. 17 aprile 2022
39. PIER CARLO SANTINI (SOLDATI) 2. 22 aprile 2022
40. ALBERTO SARTORIS (PETTORUTI, BADIALI, RADICE, REGGIANI, RHO). 24 maggio 2022
41. GIUSEPPE SPROVIERI (DE ANGELIS). 18 giugno 2022
42. ANTONELLO TROMBADORI, 1 (DONGHI, CERACCHINI). 13 luglio 2022
43. ANTONELLO TROMBADORI, 2 (GUZZI, STRADONE, RAPHAEL MAFAI, ZIVERI). 23 luglio 2022
44. MARCO VALSECCHI (CORSI, DE GRADA). 22 settembre 2022.
45. MARCO VALSECCHI, 2 (TOSI, TOZZI, BREVEGLIERI). 27 settembre 2022


La presenza di Gustavo Sforni come pittore nella mostra di Palazzo Strozzi fu dovuta essenzialmente all'entusiasmo insistente di Raffaele Monti. Ciò non toglie che l'artista ne avesse i requisiti, però la sua presenza si impone soprattutto per lo spessore culturale dell'intera esperienza di Sforni e la giustifica nonostante l'assenza nella "ciclopica" esposizione di altri nominativi, sacrificati dall'impossibilità di poter realizzare un più ampio percorso esemplare in termini di necessaria, inevitabile contenutezza.

Comunque, sul piano storico-critico la scheda di Monti resta tuttora un indispensabile riferimento bibliografico, nonostante che l'ineffabile Wikipedia nel 2015 ne ignorasse l'esistenza, citando soltanto uno scritto generico di Enrico Crispolti.

Altra assenza nella citata enciclopedia di prima consultazione risulta il volume di Margherita D'Ayala Valva 

La Collezione Sforni (Oeschki, 2005) che indaga un aspetto fondamentale della personalità di Sforni, prima di questa pubblicazione molto citato ma non altrettanto conosciuto.

A Gustavo Sforni viene spesso associato come collezionista ed insieme pittore Egisto Fabbri (1866-1933), il quale era per Monti una costante presenza di cui sfuggivano gli estremi della dispersione della collezione che aveva portato a Firenze anche un gruppo di opere di Cézanne. Però Fabbri non rientra tra le personalità del periodo della mostra del 1967, perché la sua attività artistica era cessata praticamente all'inizio della Prima Guerra mondiale (1914) quando "abbandonò la pittura per dedicarsi ad altre discipline: architettura, musica, oltre alla meditazione filosofica e religiosa", come scrive Francesca Bardazzi, curatrice del voluminoso e notevole Catalogo (electa 2007) Cézanne a Firenze.

F.R. (8 settembre 2023)

Questa futurista già dalla prima ora, è stato oltre che pittore, scenografo (qui commentato da Raffaele Monti), decoratore, insegnante, mercante d'arte e organizzatore culturale, soprattutto in Svezia e in Austria, dove strinse – come anche in Francia – legami con gli ambienti internazionali qualificati.

Apprezzato da Raffaele Monti, direi soprattutto perché da giovane legato a Duilio Cambellotti (1876-1960) artista per

il quale lo studioso livornese nutrì una profonda passione, Ciacelli fu ignorato da C.L. Ragghianti, non fu rivendicato per la propria curatela da Enrico Crispolti, noto specialista del futurismo.

Si riportano gli apprezzamenti di Filippo Tommaso Marinetti (1876-1944), scontato, e quello del critico austriaco Werner Hofman (1928-2013).

F.R. (9 settembre 2023)

Raffaele Monti evocò a sé, dopo Sforni (personaggio snob, ebreo morto in seguito all'emanazione delle leggi razziali fasciste del 1939), dopo Arturo Ciacelli (ambiguo rappresentante nel nord Europa nazificato dell'italianissimo post futurismo fascistoide) la stesura della scheda di Cipriano Efisio Oppo (1891-1962).

Costui fascista esplicito, -issimo, fu ideatore della Quadriennale di Roma, Accademico d'Italia, deputato fascista, aderente alla repubblica nazifascista di Salò. Naturalmente da buon italiano bene inserito, immediatamente dopo la guerra fu ben accetto al regime democristiano, formalmente contrastato dal P.C.I. incameratore degli ex fascisti di stampo e pretese

culturali, mantenne molti privilegi, nel 1960 fu Accademico di San Luca, di cui Mino Maccari membro sarà due anni dopo Presidente. Da notare: Oppo nel 1945 fu sacrosantamente arrestato dal governo presieduto da Parri, però "venne salvato dal suo ex allievo all'Accademia Afro Basaldella" vicecomandante "sinistro" di una brigata partigiana.

Pittore dal 1910, soppiantò la Sarfatti, non nell'alcova del duce ma quale fedele esecutore ed ideatore della politica artistica mussoliniana. Come artista mostra un talento al quale avrebbe dovuto dedicarsi soltanto per diventare un pittore di caratura superiore, un Maestro cioè.

F.R. (10 settembre 2023)



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