Carlo e Licia

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venerdì 16 giugno 2023

Disegno della liberazione italiana, 1 - La vicenda del Comitato di Liberazione Nazionale in Italia.

Parafrasando la favola, oggi "sento odor di fascistucci". Questo sentore si diffonde ed aumenta nel Paese dilagando tra istituzioni ed enti praticamente incontrastato. Latita un'opposizione concreta ed ideale. Ciò non è soltanto il solito rigurgito che caratterizza le insorgenze fascistoidi. Ciò rappresenta una pianificata e sovranazionale manovra strategica, oltretutto eterodiretta d'oltremare.

Si tratta di un tramestio avvolgente di go and stop economico e sociale che – per ora – quando incontra ostacoli e resistenze anche modeste si ferma (es.: il Liceo Michelangelo di Firenze); altrimenti procede verso una destinazione che si può negare soltanto essendo loro complici o intenzionati a diventarlo.

Per gli anziani di età non resta che essere testimoni a carico nella misura in cui ad ognuno sia possibile di agire con i mezzi di cui sa o può disporre. Questa può essere la linea di resistenza da parte nostra.

Perciò, in quest'ambito, mi pare opportuno anticipare la quarta "edizione" del Disegno della Liberazione Italiana, libro scritto da Carlo L. Ragghianti e che ebbe tre edizioni (1954, 1962, 1975) di buon successo diffusivo.

E' con le parole di Claudio Varese (1909-2002; amico di C.L.R. fin dalla Scuola Normale di Pisa, 1928) che insisto nel riproporre l'utilità e la validità culturale e pratica di questo libro oggi: "Anche coloro che abbiano ideologie diverse troveranno di grande interesse poter studiare dei documenti rari e importanti di quel momento storico, alla interpretazione e alla notizia del quale è legata la conoscenza non solo della vera realtà dell'Italia di allora, ma anche di quella di ora".

Se è vero che un fenomeno storico (in questo caso il fascismo) non si riproduce tale e quale, è altrettanto vero che oltre che farsa esso si può riproporre come fenomeno scaturito da analoghe malattie sociali e politiche. Dai figli e nipoti di chi fu fascista e adesso è risorto mentalmente intatto e che è giunto al potere, ci si può aspettare un assalto alla Repubblica antifascista, con momenti ed esiti differenti al 1922 e ssgg. Ma con identiche aspirazioni. Non sarà il re a cadere e tradire, ma può (e in parte già lo sta facendo) farlo la "casta" di coloro che ne stanno gestendo i poteri. Non ci sarà un caso Matteotti, ma forse anche 

peggio; ecc. Quello che è per certi versi incontrovertibile è che la nostra fragilissima e incompiuta Costituzione può essere stravolta. Perciò voglio ricordare che secondo Aldo Garosci (1907-2000): "Il libro di R. mi ha aiutato a veder chiaro nelle vicende di allora. Il Disegno resterà, oltre che opera di valore intrinseco, documento prezioso e ricostruzione di vicende dimenticate, di un mondo ideale complesso e in parte dimenticato. Farà sapere, farà pensare".

Infine le parole di Ferruccio Parri (1890-1981) ci ricordano che per contenere e battere i fascisti bisogna consolidare, potenziare le forze popolari: "Era chiaro che un movimento di riscossa poteva avere origine e trovare alimento solo nelle correnti antifasciste e nelle forze popolari. Nulla è storicamente più indicativo delle decisioni che fin dall'agosto 1943 vengono formulate dal Partito d'azione e dal Partito comunista, i quali giudicano l'insurrezione popolare contro i nazisti tappa ineluttabile della Liberazione. Sul delinearsi delle correnti ideali che sono alla radice del movimento di liberazione, si vedano i volumi di R., così importanti per intenderne origini e forze motrici".

Questo libro di Carlo L. Ragghianti verrà riprodotto nel blog in sette postazioni, più un'ottava di recensioni, lettere e documenti.

Data l'inveterata abitudine di mio padre di intervenire sui propri scritti non solo durante la correzione delle bozze ma anche in successive edizioni con aggiunte, varianti, tagli, ho ricostruito questa edizione del Disegno con tutti gli scritti differenti, pubblicati nelle tre edizioni a stampa: 1954, 1962, 1975.

Inoltre, le aggiunte o i tagli (poche cose in verità) apportati all'interno dei singoli "capitoli", sono qui riprodotti con i tipi dell'edizione più completa delle tre. Per gli studiosi cui interessa anche il processo filologico del pensiero di R., ricordo che di queste edizioni esistono le copie d'autore nelle quali egli ha apposto manoscritte note, commenti, sottolineature, ecc. Questi libri al momento sono nella mia biblioteca; intendo però, alla prima occasione, consegnarli all'Archivio della Fondazione Centro Studi sull'Arte di Lucca, in modo che ne sia possibile la consultazione.

F.R. (27 maggio 2023)






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