Improvvisamente giunge il momento
in cui t'accorgi di stare vivendo
con il tempo a prestito. Mi sorprendo;
consapevole poi, paura sento:
da mente e corpo un brivido lento
squassa l'equilibrio con cui difendo
il fragile io senile. Comprendo:
devo cambiare, senza pentimento.
Accettata o no, sempre con la morte
devo coabitare subalterno
finch'ella con la falce sua forte
troncherà l'intelletto mio: il perno
per cui vita è naturale sorte.
E' il non esser, quindi, l'oblio eterno.
6 agosto 2022
nell'insopportabile calura un mese dopo altra d'ossa rottura
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