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venerdì 16 settembre 2022

Eugenio Della Valle: 1. “Problematica” e teatro di poesia; 2. Carteggio con C.L. Ragghianti.


Wikipedia sesquipedali con capillari informazioni sulla vacuità dei personaggi, mentre sono sacrificate o assenti persone autenticamente qualificate (non solo in campo culturale od artistico). Per fare un esempio: Eugenio Della Valle risulta assente nelle varie Treccani presenti in rete. 
Comunque non è per questi motivi che è stato impostato questo articolo (ovverosia post). Le motivazioni sono esplicitate dal fatto che il saggio del Della Valle “Problematica” e il Teatro di Poesia è stato pubblicato in “Critica d'Arte” (n.32, mar.-apr. 1959, pp.90-99)

Eugenio Della Valle (1904-1993), grecista e poeta, è stato uno storico e critico accademico di indubbio valore, anche se la sua ormai dimenticata originalità espressiva in forma poetica non è stata di minore importanza. Nato in una famiglia di S. Maria Capua Vetere di antiche tradizioni liberali, a 20 anni a Napoli si laurea in Lettere con la tesi su Le origini del canto bucolico in Sicilia. Liberale e idealista, di “carattere schietto e modi affabili e signorili” nel 1935 pubblicò il saggio Sulla poesia dell'Antigone, che riscontrò “il plauso incondizionato di Benedetto Croce”. Maestro di cui Della Valle fu sempre devoto seguace. Queste poche notizie sono desunte dallo scritto Poesia greca e libertà (pp. 225-227, in un libro di AA.VV.) di Alberto Perconte Licatese.

Anche il caso di Eugenio Della Valle rientra nel deplorevole fenomeno di apparente libertà ugualitaria diffuso da Internet, secondo il quale illustri nullità godono di notevole profusione di voci inserite in rete e di biografie di





e che negli anni Cinquanta egli ha avuto diversi contatti e affinità metodologiche con Carlo L. Ragghianti.

Il sopra detto saggio lo riproponiamo anch'esso per due ragioni: la prima, di carattere “statistico”, consiste nel fatto che l'argomento in linea di massima può sembrare estraneo ai contenuti della rivista “Critica d'Arte”. La seconda ragione, determinante, è che C.L.R. giudicò il testo come “un contributo di chiarimento alla storia o critica d'arte”, nella Nota che egli pose in calce al saggio (p.99). Nota che mi pare opportuno anticipare completa in questa sede per la sua valenza metodologica.




Il rapporto tra Della Valle e C.L.R. è maturato anche in assenza di una reciproca conoscenza di persona (avvenuta nel 1961), grazie alla comune esperienza crociana, come si deduca anche dall'Atto Costitutivo della Associazione “Società Italiana di Estetica” (27 marzo 1952, in Firenze). Riproducendo le prime due pagine dell'Atto notarile, Eugenio Della Valle compare come socio fondatore insieme ad insigni studiosi quali Francesco Flora, Mario Fubini, Benvenuto Terracini, Matteo Marangoni, ed altri. Purtroppo questa iniziativa di Carlo L. Ragghianti (coadiuvato da Vittorio Santoli ma di fatto praticamente poi lasciato solo ad occuparsene) stanti altre – tante – imprese in corso ebbe vita asfittica fino ad esaurirsi nel nulla.





La corrispondenza tra C.L.R. e Eugenio Della Valle fu circoscritta sostanzialmente alla fine degli anni Cinquanta, epoca di accentuati comuni interessi quali la rivista “Criterio” e la collaborazione a “Critica d'Arte”. In seguito come quasi sempre avviene, i due studiosi seguirono le reciproche attività attraverso i media e tramite comuni amici, di cui ricordo in particolare Alfredo Parente, spesso a Firenze per il Maggio Musicale. In questa sede riporterò solo le lettere più significative del loro rapporto intellettuale. Il carteggio che rendo noto comprende la gran parte delle lettere intercorse tra C.L.R. e Della Valle.

Quelle non pubblicate sono disponibili nell'Archivio Fondazione Ragghianti di Lucca, assieme forse ad altre che non sono nel mio Archivio in copia. Per quel che riguarda C.L.R., ritengo che la missiva del 30 marzo 1959 sia particolarmente importante.

Purtroppo non ho indizi sul fatto che mia madre conoscesse gli scritti di Della Valle inviati a C.L.R. e le sue opere poetiche quale assidua lettrice di poesia e grecista di buon livello, che invano tante volte tentò di farmi capire; apprezzare no perché già al Ginnasio avevo letto in traduzione tutto Aristofane.

F.R. (19 giugno 2022)


 1. “Problematica” e teatro di poesia



2. Carteggio con Carlo L. Ragghianti.


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