Carlo e Licia

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martedì 12 aprile 2022

"Les Critofilms” di Carlo L. Ragghianti.

A Parigi, nell'Auditorium del Museo del Louvre, nel maggio 1994 si tenne una confortante retrospettiva di tutti i critofilm realizzati da Carlo L. Ragghianti. In questa occasione fu edito anche il catalogo che riproduciamo integralmente, anche in considerazione del fatto che questa pubblicazione costituisce un'introduzione soddisfacente circa la problematica filmica originale diffusa da C.L.R. nell'ordinario costume della critica d'arte per immagini in movimento.

Tutti gli autori dei testi e dei contenuti delle singole pellicole sono noti ed editi in Italia e di non difficile reperimento. Pe ciò che pertiene i singoli critofilm, voglio ricordare il volume innovativo curato da Valentina La Salvia, la quale ha trascritto tutte le sceneggiature e selezionato puntualmente la sequenza delle immagini di ciascun filmato. Il libro, di notevole impegno editoriale e di eccellente resa visiva, è stato pubblicato da Fondazione Centro Studi sull'arte Licia Collobi e Carlo L. Ragghianti di Lucca, che ne cura la distribuzione e la vendita tramite il suo Ufficio editoriale. Un unico appunto al volume, dovuto a mia deformazione professionale: non è indicata la data di edizione.

Nella prima e nella quarta di copertina dell'elegante volumetto francese è riprodotta la Cappella Medicea di S. Lorenzo a Firenze vista dall'alto, cioè dall'apice della cupola. Si ottiene così una visione unica del progetto e delle sculture di Michelangelo e di quelle del modesto Montorsoli. Questa immagine, ripeto unica, fu fatta riprendere da Carlo L. Ragghianti – al momento con un occhio bendato per trauma incidentale e conseguente diplopia – il quale era salito di persona lungo l'esterno della cupola fino al tamburo (imbracato come uno scalatore di 

montagna, sostenuto e guidato da due pompieri) per constatare dall'alto ciò che Michelangelo soltanto – e i manutentori della cupola – avevano potuto fin'allora vedere: la proiezione dall'alto del progetto del Maestro. Credo che poi il solo operatore Ventimiglia abbia avuto il coraggio di ripetere l'ascensione e filmare il rischioso, inedito e strepitoso punto di vista.

In merito a questo volume francese ricordo che in “SeleArte” (IV s., n.20, 1994; fascicolo postato in questo blog il 9 novembre 2017) esso è stato parzialmente riprodotto e commentato.

Il volume Arti della visione – I – Cinema (Einaudi, 1975; edizione definitiva del libro edito nel 1952 con il titolo Cinema Arte figurativa, più volte ristampato con varianti) dedica la parte finale alla sezione: Critica d'arte, film sull'arte, critofilm d'arte (pp. 225-265). In quelle quaranta pagine sono riportati – talora con piccole varianti e aggiunte – praticamente tutti gli scritti di Carlo L. Ragghianti in merito al Critofilm, parola, non si scordi, coniata dall'autore per differenziare i propri filmati dai documentari d'arte, che spesso contengono ben poco di critico o problematico.

Nel tempo avevo estrapolato in copia dai carteggi individuali, alcune lettere di C.L.R. riguardanti i suoi critofilm. Questa raccolta epistolare sull'argomento non è certamente né completa né sistematica, però rappresenta un campione abbastanza valido delle problematiche affrontate da Carlo L. Ragghianti dal 1953 al 1974. Queste corrispondenze sono state postate il 4 aprile 2022 nella rubrica “Alla rinfusa, Au Hasard, Random – Corrispondenze, 2”.

F.R. (19 marzo 2022)



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