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venerdì 22 aprile 2022

Arte Moderna in Italia 1915-1935 - Testi dei Critici, 39. Pier Carlo Santini (SOLDATI) 2.

Come avverte Pier Carlo Santini (autore di entrambe le schede delle Mostre Arte in Italia 1915-1935 e 1935-55) i primi anni di attività di Soldati sono piuttosto discontinui. Carlo L. Ragghianti nella pagina di "SeleArte" – qui in seguito riprodotta – (n.1, 1952, p.59) scrive: "Pochi conoscono la sua opera prima del 1930...". Dai dipinti che riproduco, però mi sembra che questa produzione si possa consideare come uno sviluppo naturale non rilevante. Ho così potuto riscontrare la situazione in presenza di scarsa documentazione, anche se dal poco intravisto le radici espressive dell'"astrattismo" di Soldati sono nel primo Magnelli e in altri contemporanei come il grande Matisse.

Forse Soldati in questo post potrà apparire come schiacciato dalla prorompente vitalità di Rosai. In effetti la documentazione che lo riguarda non è così ampia e dettagliata come quella del collega fiorentino, cui lo accomuna soltanto l'aver la stessa persona quale critico presentatore.

Carlo L. Ragghianti su "SeleArte", oltre a ciò che è stato citato dal n.1 (1952), mi risulta essersi dedicato, in termini positivi, nei confronti di Soldati con due brevi ma densi articoli: n.16 (gen.-feb. 1955, pp.71,72), n. 77-78 (gen.-giu. 1966, pp.4-6). Nel n.76 della rivista (1965) viene data notizia della mostra presso il Centro Culturale Olivetti con catalogo a c. di Pier Carlo Santini.

La consueta selezione di testi di critici d'arte contemporanea inizia con Sinisgalli e Gatto (1934); prosegue con un partecipe intervento di Lionello Venturi (1954) in tarda età paladino dell'"Astrattismo". Quindi Giuseppe Mazzariol (1958), poi Nello Ponente (1969), Marco Valsecchi (1969) e infine Renato Barilli (1997).

La circostanza che C.L. Ragghianti non si sia interessato in maniera più approfondita di Atanasio Soldati non va intesa come fattore di valutazione negativa. Questa considerazione, di fatto, come s'è visto, c'è ed è lusinghiera sull'opera di Soldati dagli anni Trenta. La limitata bibliografia di R. dipende anche dal fatto che – dopo l'incerta fase iniziale – l'artista ha sviluppato un suo stile, una originalità poetica in modo coerente e continuativo. Perciò, una volta espressi certi giudizi critici, essi sono rimasti stabili nei fondamenti di tutta la critica, la quale non ha dovuto ricorrere a indagare "novità" o ricercare forzature problematiche, per comprendere e spiegare l'opera di Soldati.

F.R. (29 marzo 2022)

Antologia critica
Dipinti di Atanasio Soldati

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