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venerdì 20 agosto 2021

"Criterio, 3" - Chiesa Cattolica e Gran Pretagna, I.

Scritti di Carlo L. Ragghianti, gennaio-giugno 1957.

Non si tratta di un refuso per Bretagna, è proprio Gran Pretagna. Vale a dire l'Italia, il paese nel quale l'ingerenza vaticana e il predominio ecclesiastico cattolico l'hanno fatta da padroni con un regime succeduto a quello fascista in continuità. Un fenomeno, che attualmente è in ripresa con rinnovata baldanza, nel quale la retriva reazione padronale, ecclesiale, burocratica è pesante e si appoggia – in analogia al 1922 – sulla lumpenborghesia degli eredi neofascisti, presenti in quasi tutti i partiti come talpe e alla luce lunare dei sepolcri nella formazione che si fregia della fiamma del M.S.I. Purtroppo questa coalizione, con l'attuale governo dello sputafuoco, sembra avviata ad imporre un nuovo regime oscurantista.

Non so chi abbia coniato l'espressione Gran Pretagna, certo fu assunto nella nostra famiglia dopo che C.L.R. L'usò in tempi precoci (± 1948), quando lo spauracchio dei socialcomunisti fu agitato soprattutto come reale possibilità rivoluzionaria. Ciò proprio quando i vincitori alleati se ne andarono tranquilli perché garantiti dello scudo di Yalta, fu il quale l'Italia veniva assegnata alla protezione occidentale, perfezionista con il Patto Atlantico (includente oscenamente fior di regimi nazifascisti in Spagna e in Portogallo).

Sic stantibus rebus, gli scritti di Carlo L. Ragghianti in "Criterio" su questo argomento mi sembrano riproducibili, anche al di là della loro importanza storiografica, vuoi perché fonte di utili osservazioni e indicazioni per la riflessione odierna. In questo momento, infatti, il paese è più insidiato e malversato del periodo (un settantennio fa!) in cui la nostra

inutile e bella Carta costituzionale era ancora largamente inapplicata su questioni fondamentali. Oggi la vogliono addirittura riscrivere, mentre alcune parti sono state già tradite e "normalizzate" (Statuto dei lavoratori) e altre sono tuttora non regolamentate secondo le chiare indicazioni del testo originale.

In questa prima parte riporto gli scritti in materia di C.L.R. pubblicati nel primo semestre della rivista (gennaio-giugno 1957). Sono esclusi alcuni interventi riguardanti la città di Firenze e la sua amministrazione durante i primi due mandati di Giorgio La Pira quale sindaco "santo" della città. Ciò perché pubblicheremo un apposito post su questo fenomeno anomalo.

Il testo Concordato tedesco, che apre la rassegna, è stato inserito perché complementare all'analogo problema che affligge l'Italia. Altro grande problema che tormenta il nostro paese ininterrottamente nonostante, anzi a causa di continue riforme deformanti e privatistiche è quello della scuola. Due testi pertinenti questa sezione degli scritti di C.L.R. sono già noti pubblicati nel post Scuola, 1 (1 novembre 2019). Ad esso rimandiamo per la lettura tramite una nota inserita nella seguente scheda del maggio 1957.

La seconda e la terza parte di Chiesa Cattolica e Gran Pretagna, analizzati nei commenti e negli studi di R., saranno postate nei mesi di settembre e di ottobre.

F.R. (15 luglio 2021)

 Da "Criterio", n.1 (gennaio 1957).



Da "Criterio", n.3 (marzo 1957).







Da "Criterio", n.5 (maggio 1957).


Da "Criterio", n.6 (giugno 1957).

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