Carlo e Licia

Carlo e Licia

Archivio

Cerca nel blog

lunedì 5 ottobre 2020

Disegni genovesi del Cinquecento, 2. Luca Cambiaso, Lazzaro Tavarone.

 

In questo secondo post riportiamo, in sequenza cronologica, gli ulteriori interventi scritti da Licia Collobi Ragghianti su questi argomenti. Ne Il magistrale Luca Cambiaso (“Critica d'Arte”, n. 33, mag.-giu. 1959, pp. 166-184) oltre a recensire studi recenti, l'autrice conclude il corposo saggio scrivendo: “Si può affermare, dunque, che nell'opera del Cambiaso c'è un movimento maggiore di quello che sia sembrato. La raccolta filologicamente accertata ed ordinata dell'opera del C., ora compiuta in modo più ampio, pone numerosi problemi critici...e ci si deve augurare... che questa prima sistemazione complessiva apra la via a studi critici più esaurienti”.

Nel 1963 la studiosa triestina pubblica il Catalogo Disegni della Fondazione Horne di Firenze in occasione della Mostra presso “La Strozzina”, nella collana Raccolta Pisana di Saggi e Studi n. 14, dell'Università di Pisa. In questo catalogo si verificò un increscioso disguido redazionale: la numerazione delle opere catalogate era difforme dalla numerazione della sequenza delle illustrazioni. Ciò senza che ci fosse almeno in uno dei due elenchi indicata in qualche modo la corrispondenza nell'altra sequenza. Non sembrerebbe a prima vista, ma ciò rendeva altamente difettosa la pubblicazione. Mia madre riuscì a nascondere il disappunto e, essendo per di più persona di buon carattere non pensò nemmeno ad una eventuale “manina” redazionale alla quale era stata sgradita la pubblicazione di questo catalogo nella Raccolta Pisana. Mio padre non so come e se reagì. Di fatto il catalogo fu praticamente ritirato dalla circolazione (almeno per ciò che perteneva a “La Strozzina”). Io nel 1963, oltre agli studi, attendevo ad un riordinamento della disastrata fototeca del babbo, in seguito al precedente e discontinuo intervento di Lele Monti (1957 e poco dopo), il quale aveva trascurato l'aspetto consultivo del materiale, cioè separarlo con apposite cartelle per autore, scuola, nonché divisioni tra le differenti eventuali espressioni del medesimo artista, ecc. Avevo già anche catalogato un'annata di “Critica d'Arte” e una di “seleArte” in luogo della consueta incaricata Giuliana 

Nannicini, impossibilitata. Collaboravo a titolo gratuito, ci tengo, a “La Strozzina” come aiuto di Nino Lo Vullo. Perciò, sia pure con queste modeste esperienze, mi accorsi subito del pasticcio redazionale che ostacolava la ricerca dell'immagine corrispondente al Catalogo. Prima lezione di tanti trappoloni che possono capitare durante la realizzazione di un libro. In questo post riproduco dal Catalogo il testo Artisti genovesi con le relative illustrazioni.

Il terzo documento riguarda la notizia cambialesca su “seleArte” (n.75, lug.-sett. 1965, p. 22) di una mostra di disegni della collezione Scholz di New York. Il quarto documento proviene dall'opera - lunga e faticosa ricerca e importante ricostruzione di Licia Collobi - Il Libro de' Disegni del Vasari (Vallecchi editore, Firenze, 1974). Da esso si riportano il testo della scheda del Cambiaso (pp. 176-177, vol. I) e l'illustrazione (n. 546, vol. II). Anche in questo caso si è verificata una complicazione che rende scomoda la consultazione dell'opera: un volume di testi +1 volume di illustrazioni inerenti. Però non fu un errore ma pidocchieria della gestione Buzzi-Cosimini per risparmiare sulla carta del testo meno costosa. Essendo allora dipendente della Casa Editrice protestai vibratamente contro questa soluzione, fin quasi a ricevere il fatidico “se non le sta bene, quello è l'uscio!”. Conclude la sequenza degli scritti sull'artista da parte di Licia C.R. l 'articolo Luca Cambiaso (“Critica d'Arte”, III s., n. 10, 1986, p. 12) che recensisce il Catalogo della Mostra C. e la sua cerchia (Genova, Sagep, 1985).

Rinnovata attenzione a Lazzaro Tavarone L.C.R. prestò nell'articolo pubblicato su “Critica d'Arte” (n.166-168, 1979, pp. 229, 230). La recensione si riferisce al volume Interventi e restauri (Genova, 1979) nella Galleria Nazionale di Palazzo Spinola, un libro esauriente corredato di “ottime illustrazioni”, che “offre l'occasione di conoscere meglio questo minore maestro”.

F.R. (5 settembre 2020)




Nessun commento:

Posta un commento