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venerdì 25 settembre 2020

Simone Viani, 2. Iconologia. Caratteri e limiti.





Postilla

Questo lungo saggio di Simone Viani (1948-1988) rappresenta in pratica l'esordio del giovane studioso. Inoltre il testo, che è la stesura finale di ricerche e studi sviluppati negli anni successivi alla laurea, si configura come la prima collaborazione di Viani con C.L. Ragghianti, conosciuto da sempre, frequentato assiduamente di persona soltanto dalla fine del 1973.

La corrisponsenza epistolare ­ corposa, conservata in Archivio ­ tra i due studiosi inizia nel 1974, probabilmente proprio con la lettera di Simone (che riportiamo qui sotto) seguita dall'importante risposta del 4 settembre 1974 di C.L. Ragghianti, la quale - insieme agli incontri personali ­ costituisce il fondamento della ricerca che conclude l'analisi di Viani.

Una volta trasferitosi stabilmente a Firenze per insegnare Storia dell'Arte all'Accademia di Belle Arti, Simone diverrà di fatto il braccio destro di Ragghianti presso l'Università Internazionale dell'Arte di Firenze.

Per inquadrare meglio la personalità di Viani rimando al nostro post del 2 novembre 2018.

Il complesso e spinoso problema del carattere e dei limiti dell'Iconologia ben si adatta alla personalità intellettuale di Viani, giacché il suo ésprit philosophique è naturalmente portato alla indagine speculativa.

Semplificando al massimo, per C.L.R. l' Iconologia è una disciplina che rappresenta soltanto un complementare ed utile strumento filologico, mentre per molti studiosi del tempo veniva considerata lo strumento per interpretare l'arte. Di conseguenza l'indagine di Simone viene subito e volentieri pubblicata su “Critica d'Arte” (n. 143, sett.-ott. 1975 e n. 144, nov.-dic.).

In questo blog si è sicuramente incontrata la presenza dell'Iconologia in svariate riproposte e certamente essa sarà oggetto di altri interventi e studi di C.L. Ragghianti.

F.R. (12 agosto 2020)

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