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sabato 15 agosto 2020

Medioevo Europeo: poetica e retorica della scultura astratta (con postilla circa "Prius Ars" di Ragghianti).














Postilla circa “Prius Ars” di Ragghianti.

Il precedente testo di Carlo L. Ragghianti – tratto da “Critica d'Arte”, n. 166-168, lug.-dic. 1979 e, con nota esplicativa, riportato anche nel volume Arte, Fare, Vedere, 2 (1986) – è stato in seguito ripreso e rifuso nel volume Prius Ars in occasione del centenario dalla nascita dell'Autore. Difatti, salvo piccoli cambiamenti apportati successivamente proprio nella editio in “Critica d'Arte”, il testo equivale al capitolo Poetica della scultura astratta alle pp. 339-352 del libro del 2010.

Questo volume infelicemente fu edito con in apparato illustrativo strutturato in maniera opposta ai desiderara dell'Autore. Si ebbe, così facendo, un libro strenna con poche “belle” illustrazioni, anziché con molte tavole documentarie. Per di più Prius Ars fu concluso col sec. X anziché col XIII, con criteri filologici se non proprio antitetici, certo discordanti con le precisazioni di Carlo L. Ragghianti e poi dei suoi familiari.

Comunque, dato che oltrettutto le fotografie riprodotte nel libro sono a colori e di ottima resa visiva, in questa sede riproduciamo quelle inerenti alla scultura astratta ricostituendo con ragionevole approssimazione la completezza illustrativa che Ragghianti avrebbe gradito.

Vorrei, per chiudere l'argomento, che fosse chiaro che il mio disappunto e quello delle mie sorelle circa la realizzazione di Prius Ars, fu dovuto soprattutto alla slealtà di colui che l'Alfredo Righi – che ben lo conosceva – chiamava coram populo Tersite, il quale con nostro mandato inequivocabile avrebbe dovuto operare per realizzare una edizione la più aderente possibile ai desiderati del babbo prima e della mamma poi. Questo impegno ci fu assicurato senza obiezioni; e costui lo aveva preso in qualità di membro del Comitato Scientifico della Fondazione Ragghianti di Lucca su mandato della nostra famiglia, per di più egli essendo pure in conflitto di interessi quale progettista grafico dell'opera.


In conclusione, a scanso di equivoci, tengo a precisare che Prius Ars è un libro di eccellente realizzazione (senza considerare ovviamente l'indubbio valore dei contenuti storici e concettuali). In quanto poi all'unico altro testo critico di autore diverso da C.L.R., cioè l'introduzione di Antonino Caleca, intitolata Il classicismo perenne di Carlo L. Ragghianti: Medioevo essere vivente, è un lungo articolato saggio – tuttora valido ed importante – che si dipana, per dirlo con le parole di Caleca, nell'analisi critica di: 


Quanto a Prius Ars (di cui non dispongo più dei materiali imponenti a suo tempo consegnati in Fondazione per la realizzazione dell'opera, specialmente di quanto non utilizzato, scartato o inerente altri secoli, mi auguro siano conservati accuratamente ed integralmente), intendo allestire un apposito post. Questo intervento, col saggio di Antonino Caleca quale asse portante, penso che rinfreschi la memoria di quest'opera importante, la quale merita di essere conosciuta ed apprezzata anche con la modesta tramitazione del nostro blog.

F.R. (13 giugno 2020)

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