Essendo
stato pubblicato su “seleArte” (n. 64, lug.-ago. 1963, pp.
15-25), questo scritto di Carlo L. Ragghianti dovrebbe essere
piuttosto noto, considerando che la tiratura della rivista era ancora
di alcune decine di migliaia di copie.
Evidentemente,
però, deve essersi verificato una sorta di meccanismo alla Edgar
Allan Poe: cioè lo scritto, pubblicato in una sede presente nella
memoria – diffusa e di pubblica reperibilità – passava
inosservato in mezzo alla congerie di altri scritti.
Sostengo
questa tesi, perché un giovane rampante e sgomitante studioso
incaricato alla fine degli anni Settanta di curare una importante
bibliografia su Guttuso, nel gennaio 1979 si rivolgeva per lettera a
Carlo L. Ragghianti per sapere dove potesse trovare il testo della
sua prefazione alla Cartella Sicilia.
L'insolita
richiesta era anche motivata dal fatto che la stampatrice della
Cartella di litografie del maestro di Bagheria, Maria Luigia Guaita
aveva dichiarato al giovane studioso (il quale forse non le era
piaciuto) di non aver più copie della Cartella né traccia del testo
a causa dei danni riportati da “il Bisonte” nell'alluvione del 4
novembre 1966.
Ora, è vero che il titolo su “seleArte” è diverso (Guttuso anziché Sicilia), è vero anche che questo saggio era stato parzialmente rivisitato con aggiunte da C.L.Ragghianti (come era sua abitudine, la quale faceva uscir di senno gli editori). Però a p. 24 del saggio era stato ampiamente dichiarato che riguardava la Cartella Sicilia, senza
Ora, è vero che il titolo su “seleArte” è diverso (Guttuso anziché Sicilia), è vero anche che questo saggio era stato parzialmente rivisitato con aggiunte da C.L.Ragghianti (come era sua abitudine, la quale faceva uscir di senno gli editori). Però a p. 24 del saggio era stato ampiamente dichiarato che riguardava la Cartella Sicilia, senza
possibilità di equivoci. Va
considerato anche che gli scritti di Ragghianti su Guttuso non sono
tanti da poter confondere un ricercatore anche inesperto. Non è
quindi da escludere che la insolita richiesta non foss'altro che uno
strattagemma per contattare Ragghianti su un argomento riguardante
un amico di lunga data. Purtroppo nel mio Archivio manca la risposta
di C.L.R. (documentata esistente il 23 gennaio 1979 e probabilmente
protocollata all'Università Internazionale dell'Arte di Firenze).
Ragion
per cui, dopo le precedenti considerazioni, ritengo ancor oggi valido
riproporre il testo, che tra l'altro contiene le bellissime
riproduzioni tratte da un volume (citato) di gran qualità e lusso.
Tipico dei cacicchi artistici del PCI preferire edizioni appariscenti
e costose a edizioni “proletarie” – che con i debiti
accorgimenti e la debita curatela – possono oltre che essere valide
nella qualità visiva, essere alla portata di tutti i portafogli.
Il
frontespizio della Cartella Sicilia, realizzata da “il
Bisonte” una delle più illustri stampatrici d'arte della seconda
metà del secolo scorso e tuttora rinomata scuola di incisione, è
stato anche postato in questo blog il 15 agosto 2018 (Arte Moderna
in Italia, 1915-1935. Schede scritte da C.L. Ragghianti, ottava
puntata). Delle altre “calorose” immagini di Guttuso sulla sua
Sicilia riproduco le tre litografie che sono riuscito a
trovare, con in più una quarta di soggetto siciliano, anch'essa
stampata da “il Bisonte” di Firenze.
F.R.
(1 giugno 2020)
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