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domenica 2 agosto 2020

Renato Guttuso: Sicilia, cartella litografica.

Essendo stato pubblicato su “seleArte” (n. 64, lug.-ago. 1963, pp. 15-25), questo scritto di Carlo L. Ragghianti dovrebbe essere piuttosto noto, considerando che la tiratura della rivista era ancora di alcune decine di migliaia di copie.
Evidentemente, però, deve essersi verificato una sorta di meccanismo alla Edgar Allan Poe: cioè lo scritto, pubblicato in una sede presente nella memoria – diffusa e di pubblica reperibilità – passava inosservato in mezzo alla congerie di altri scritti.
Sostengo questa tesi, perché un giovane rampante e sgomitante studioso incaricato alla fine degli anni Settanta di curare una importante bibliografia su Guttuso, nel gennaio 1979 si rivolgeva per lettera a Carlo L. Ragghianti per sapere dove potesse trovare il testo della sua prefazione alla Cartella Sicilia.
L'insolita richiesta era anche motivata dal fatto che la stampatrice della Cartella di litografie del maestro di Bagheria, Maria Luigia Guaita aveva dichiarato al giovane studioso (il quale forse non le era piaciuto) di non aver più copie della Cartella né traccia del testo a causa dei danni riportati da “il Bisonte” nell'alluvione del 4 novembre 1966.
Ora, è vero che il titolo su “seleArte” è diverso (Guttuso anziché Sicilia), è vero anche che questo saggio era stato parzialmente rivisitato con aggiunte da C.L.Ragghianti (come era sua abitudine, la quale faceva uscir di senno gli editori). Però a p. 24 del saggio era stato ampiamente dichiarato che riguardava la Cartella Sicilia, senza 
possibilità di equivoci. Va considerato anche che gli scritti di Ragghianti su Guttuso non sono tanti da poter confondere un ricercatore anche inesperto. Non è quindi da escludere che la insolita richiesta non foss'altro che uno strattagemma per contattare Ragghianti su un argomento riguardante un amico di lunga data. Purtroppo nel mio Archivio manca la risposta di C.L.R. (documentata esistente il 23 gennaio 1979 e probabilmente protocollata all'Università Internazionale dell'Arte di Firenze).
Ragion per cui, dopo le precedenti considerazioni, ritengo ancor oggi valido riproporre il testo, che tra l'altro contiene le bellissime riproduzioni tratte da un volume (citato) di gran qualità e lusso. Tipico dei cacicchi artistici del PCI preferire edizioni appariscenti e costose a edizioni “proletarie” – che con i debiti accorgimenti e la debita curatela – possono oltre che essere valide nella qualità visiva, essere alla portata di tutti i portafogli.
Il frontespizio della Cartella Sicilia, realizzata da “il Bisonte” una delle più illustri stampatrici d'arte della seconda metà del secolo scorso e tuttora rinomata scuola di incisione, è stato anche postato in questo blog il 15 agosto 2018 (Arte Moderna in Italia, 1915-1935. Schede scritte da C.L. Ragghianti, ottava puntata). Delle altre “calorose” immagini di Guttuso sulla sua Sicilia riproduco le tre litografie che sono riuscito a trovare, con in più una quarta di soggetto siciliano, anch'essa stampata da “il Bisonte” di Firenze.

F.R. (1 giugno 2020)



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