Questo
post, dato l'argomento, si collega al precedente Un gesto incivile
(postato il 28 dicembre 2017), al quale in questi giorni ho aggiunto
una Appendice, con una corrispondenza tra Mauro Cappelletti, che
informa dell'avvenuta pubblicazione del testo ingiurioso su
“Paragone”, e l'inconsapevole Carlo L. Ragghianti che gli
risponde.
La
nota congrega, dopo lo sbugiardamento e l'ammissione delle loro
affermazioni calunniose, tentò di ottenere una rivincita
ingigantendo un ordinario infortunio attribuzionistico. Difatti l'anno successivo C.L.R.
fu di nuovo vilipeso sul medesimo organo di
stampa e, quindi, costretto a vergare le sdegnate pagine che pubblicò
nella “Critica d'Arte” (fasc. n.96, giugno 1968, pp.3-5) e che
riproduco qui sotto. Anche in questo caso allego una corrispondenza,
indice del riscontro tra i lettori della nostra rivista. Ettore
Camesasca l'11 settembre 1968, infatti, deplora l'accaduto;
Ragghianti specifica il 16 ottobre 1968 il perché della propria
intransigenza nei riguardi di certi casi di “professionismo”
sulle opere d'arte.
F.R.
(1 agosto 2019)
Nessun commento:
Posta un commento