Il
precedente articolo di fondo comparso ne “La Stampa” di Torino il
21 agosto 1996 a firma di Guido Ceronetti (1927-2018), intellettuale
poliedrico e non conformista, marionettista originale e rinomato, è
altamente suggestivo, convincente. Anche condivisibile se ci si
limita alla storia politica (cioè quella il cui aspetto è sociale,
giuridico, economico, diplomatico, ecc.). Se invece con Carlo L. Ragghianti
(come dimostrerà in un prossimo post
sull'argomento) si pensa che “l'ideale di uno storico... sarebbe di
fare storia totale, cioè di tutte le attività umane prodotte in un
età”, alcune riflessioni di Ceronetti sono limitate,
circostanziate e inessenziali nel tentativo di capire questo mondo
dal suo passato per viverlo nel presente da trasformare nel futuro.
F.R. (19
agosto 2019)
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