Carlo e Licia

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lunedì 1 ottobre 2018

G.B. Cavalcaselle (2). Pubblicazione dei "Taccuini della Marciana".

Un caso di malcostume burocratico e accademico



Nel precedente post su G.B. Cavalcaselle (3 settembre 2018) nel finale riportavo quanto comunicato da Antonino Caleca nel 1999 al “Convegno Internazionale Cavalcaselle conoscitore e conservatore (28/29 nov. 1997, Legnago e Verona)” circa l'anticipazione al 1937/38 dell'interesse per la comprensione e l'apprezzamento da parte di C.L. Ragghianti. Non ne sapevo niente allora e oggi ben poco. Ho trovato (e riproduco) in Archivio un foglio che reca a matita la mia notazione “attorno al 1940?” riferentesi ad un progetto per l'edizione delle opere del Cavalcaselle. Nulla vieta di anticipare questa data, assegnata su elementi quali tipo di carta e di caratteri della macchina da scrivere al 1937 o al 1938.
Sempre in Archivio scovai un Post Scriptum in calce ad una comunicazione amministrativa della Mostra “Lorenzo il Magnifico e le arti” datata 29 ottobre 1949 che trascrivo: “P.S. - E' stato qui ieri il Direttore della Marciana che nuovamente la esorta all'invio degli appunti del Cavalcaselle già prestati per la Mostra Fiamminga e Olandese” (tenutasi l'anno precedente). Ciò dimostra che nel frattempo mio padre stava studiando e facendo fotografare almeno parte di questi originali. Riproduco anche la lettera di ricevimento della restituzione dei Taccuini di viaggio del Cavalcaselle, datata 16 aprile 1953; e, sottostante, la lettera datata 29 settembre 1954 nella quale C.L.R., quale Direttore dell'Istituto di Storia dell'Arte dell'Università di Pisa, chiede alla Biblioteca Marciana di Venezia che siano fotografati (“a spese dell'Istituto”) per la fototeca 400 fogli per documentazione e delega a gestire l'operazione Giuseppe Mazzariol, Direttore della Biblioteca Querini Stampalia sempre di Venezia. Evidente resistenza burocratica che coinvolge il Ministero (si veda la lettera dal Ministero alla Marciana in data 23 novembre 1954). Ragghianti reagisce scrivendo il 3 novembre 1954 alla Direttrice della Marciana in tono piuttosto sostenuto e seccato. 
Ulteriore argine burocratico nella lettera di risposta del 6 dicembre 1954, riprodotta come la precedente (allora le Poste Italiane funzionavano!). Certamente ci sono altre lettere dilatorie, che non mi sembra possano interessare un granché. La questione è comunque riassunta e spiegata nei termini reali nelle due lettere che concludono il resoconto di questa vicenda: quella al dr. Ferrari (28 gennaio 1970) e quella al collega, e un tempo anche molto amico, Rodolfo Pallucchini (18 luglio 1973). Per gli altri aspetti della vicenda, soprattutto riguardanti lo studio e la pubblicazione dei Taccuini si può consultare la corrispondenza dell'anno 1954 e forse del successivo '55 tra C.L.R. e rispettivamente Giuseppe Mazzariol e l'editore Neri Pozza. Il numero del 2 agosto 1955 de “Il Mondo” il prestigioso settimanale romano diretto da Mario Pannunzio, riporta due trafiletti che riguardano Ragghianti. Il secondo dà notizia che anche quell'anno si è svolta, sotto la direzione di C.L.R., un Seminario di Storia dell'Arte destinato a venti laureati italiani e a cinque studiosi stranieri. Il primo riguarda i “quadernetti” del Cavalcaselle conservati alla Marciana che trascrivo, giacché il ritaglio dell'Eco della Stampa risulta illeggibile in riproduzione a causa degli interventi a matita rossa e blu dell'impiegato di quel servizio.
“I Quadernetti del Cavalcaselle conservati alla Marciana di Venezia saranno pubblicati a cura di C. L. Ragghianti nella “Nuova Biblioteca di Cultura” dell'editore Neri Pozza. Sono gli appunti presi dal grande storico della pittura italiana durante i suoi viaggi di studio, quando l'uso della fotografia era ignoto o pochissimo praticato dagli storici dell'arte. Per rammentare le opere, ma soprattutto lo stile degli artisti, il Cavalcaselle si aiutava per mezzo di note e di schizzi, che sono come il materiale informe della grande Storia della Pittura scritta in collaborazione col Crowe.”

F.R. (25 luglio 2018)


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