Un caso di malcostume burocratico e accademico
Nel precedente post su
G.B. Cavalcaselle (3 settembre 2018) nel finale riportavo quanto
comunicato da Antonino Caleca nel 1999 al “Convegno Internazionale
Cavalcaselle conoscitore e conservatore (28/29 nov. 1997, Legnago e
Verona)” circa l'anticipazione al 1937/38 dell'interesse per la
comprensione e l'apprezzamento da parte di C.L. Ragghianti. Non ne
sapevo niente allora e oggi ben poco. Ho trovato (e riproduco) in
Archivio un foglio che reca a matita la mia notazione “attorno al
1940?” riferentesi ad un progetto per l'edizione delle opere del
Cavalcaselle. Nulla vieta di anticipare questa data, assegnata su
elementi quali tipo di carta e di caratteri della macchina da
scrivere al 1937 o al 1938.
Sempre in Archivio scovai
un Post Scriptum in calce ad una comunicazione amministrativa
della Mostra “Lorenzo il Magnifico e le arti” datata 29 ottobre
1949 che trascrivo: “P.S. - E' stato qui ieri il Direttore della
Marciana che nuovamente la esorta all'invio degli appunti del
Cavalcaselle già prestati per la Mostra Fiamminga e Olandese”
(tenutasi l'anno precedente). Ciò dimostra che nel frattempo mio
padre stava studiando e facendo fotografare almeno parte di questi
originali. Riproduco anche la lettera di ricevimento della
restituzione dei Taccuini di viaggio del Cavalcaselle, datata
16 aprile 1953; e, sottostante, la lettera datata 29 settembre 1954
nella quale C.L.R., quale Direttore dell'Istituto di Storia dell'Arte
dell'Università di Pisa, chiede alla Biblioteca Marciana di Venezia
che siano fotografati (“a spese dell'Istituto”) per la fototeca
400 fogli per documentazione e delega a gestire l'operazione Giuseppe
Mazzariol, Direttore della Biblioteca Querini Stampalia sempre di
Venezia. Evidente resistenza burocratica che coinvolge il Ministero
(si veda la lettera dal Ministero alla Marciana in data 23 novembre
1954). Ragghianti reagisce scrivendo il 3 novembre 1954 alla
Direttrice della Marciana in tono piuttosto sostenuto e seccato.
Ulteriore argine burocratico nella lettera di risposta del 6 dicembre 1954, riprodotta come la precedente (allora le Poste Italiane funzionavano!). Certamente ci sono altre lettere dilatorie, che non mi sembra possano interessare un granché. La questione è comunque
riassunta e spiegata nei termini reali nelle due lettere che
concludono il resoconto di questa vicenda: quella al dr. Ferrari (28
gennaio 1970) e quella al collega, e un tempo anche molto amico,
Rodolfo Pallucchini (18 luglio 1973). Per gli altri aspetti della
vicenda, soprattutto riguardanti lo studio e la pubblicazione dei
Taccuini si può consultare la corrispondenza dell'anno 1954 e
forse del successivo '55 tra C.L.R. e rispettivamente Giuseppe
Mazzariol e l'editore Neri Pozza. Il numero del 2 agosto 1955 de “Il
Mondo” il prestigioso settimanale romano diretto da Mario
Pannunzio, riporta due trafiletti che riguardano Ragghianti. Il
secondo dà notizia che anche quell'anno si è svolta, sotto la
direzione di C.L.R., un Seminario di Storia dell'Arte destinato a
venti laureati italiani e a cinque studiosi stranieri. Il primo
riguarda i “quadernetti” del Cavalcaselle conservati alla
Marciana che trascrivo, giacché il ritaglio dell'Eco della Stampa
risulta illeggibile in riproduzione a causa degli interventi a matita
rossa e blu dell'impiegato di quel servizio.
“I Quadernetti del
Cavalcaselle conservati alla Marciana di Venezia saranno pubblicati a
cura di C. L. Ragghianti nella “Nuova Biblioteca di Cultura”
dell'editore Neri Pozza. Sono gli appunti presi dal grande storico
della pittura italiana durante i suoi viaggi di studio, quando l'uso
della fotografia era ignoto o pochissimo praticato dagli storici
dell'arte. Per rammentare le opere, ma soprattutto lo stile degli
artisti, il Cavalcaselle si aiutava per mezzo di note e di schizzi,
che sono come il materiale informe della grande Storia della Pittura
scritta in collaborazione col Crowe.”
F.R. (25 luglio 2018)
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