Carlo e Licia

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giovedì 3 agosto 2017

Ponte S. Trinita 1 - al lettore

Firenze, Agosto 1944

L'11 Agosto 2017 sarà il 73° anniversario della Liberazione della città di Firenze, un importante avvenimento storico che intendo ricordare con la pubblicazione della premessa, intitolata "al lettore", scritta da Carlo L. Ragghianti per il volume Il Ponte a Santa Trinita (Vallecchi editore, 1948). L'autore, comandante delle Brigate Rosselli (riferibili al Partito d'Azione) e Presidente del Comitato Toscano di Liberazione Nazionale, descrive l'insurrezione che – dopo quella di Napoli nel 1943, prima di quella di Parigi – vide i partigiani e il popolo attaccare i nazisti e i loro caudatari fascisti, consentendo ai titubanti Alleati, posizionati in Oltrarno, di intervenire e partecipare alla riconquista della libertà di Firenze. Non voglio essere io, figlio dell'autore, a descrivere il tono e la qualità di scrittura di questa testimonianza storica. Spero, però, che "commuova" e induca a riflettere sull'esperienza dei padri e dei nonni chiunque di noi abbia a cuore l'Italia, e sta cercando soluzioni per il preoccupante futuro che attende la Patria piccola, nonché la grande, l'Europa.


Nei prossimi mesi intendiamo proseguire la pubblicazione integrale del resto di questo libro, ormai piuttosto raro,suddividendolo in altre due parti, più l'Appendice su La Ricostruzione del Centro di Firenze. La seconda parte (Il Ponte) analizza i "valori d'arte del Ponte"... come architettura originale ... che forse non ebbe eguale nella storia dell'architettura". La terza parte essenzialmente risponde alle domande: "si può ricostruirlo? si deve ricostruirlo? come ricostruirlo?". Colgo l'occasione, infine, per permettermi di suggerire al Sindaco di Firenze che in occasione del 75° anniversario della Liberazione della Città, il testo di questa toccante ed evocativa "Introduzione" di Carlo L. Ragghianti sia distribuito nelle scuole (alla fine dell'anno scolastico, ad es.) sotto forma di opuscolo o CD. D'altra parte la Città di Firenze e la Regione Toscana hanno – già lui vivente e poi con reiterate e disattese assicurazioni – tuttora un debito di riconoscenza cospicuo nei confronti del Presidente del Comitato Toscano di Liberazione Nazionale.


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