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martedì 1 agosto 2017

Esordi dell'Unesco, Huxley e Montale

Nel 1946 lo scienziato e umanista britannico Julian Huxley (morto nel 1975) divenuto il primo direttore generale dell'Unesco, scrisse un lungo documento, intitolato “Unesco, its purpose and its philosophy” (Unesco, il suo scopo e la sua filosofia) in cui precisa le linee-guida della nuova organizzazione. Da alcuni il documento fu considerato come un attacco alla religione, da altri come uno scritto favorevole al comunismo. Comunque la Conferenza Generale 


dell'Unesco si rifiutò di sostenere la sua pubblicazione. Ragion per cui proprio nel 1948 Huxley venne espulso dall'Unesco per motivi ufficialmente non chiari. Più di settanta anni dopo, l' “utopia planetaria” di Huxley non ha perso nessun elemento della sua forza o attualità. In questo post sono pubblicati alcuni tratti salienti del documento.


Carlo L. Ragghianti, vicino ai federalisti europei fin dalla cospirazione clandestina non poté che essere sostenitore del nuovo Organismo Mondiale inaugurato alla fine del 1945. Quindi partecipò al dibattito circa i contenuti, le competenze, la formazione degli organi costitutivi, nei primi anni; poi - deluso dalla progressiva regressione burocratica dell'Ente – si distaccò dall'Unesco, salvo una parentesi negli anni 1967-70 c. nei quali ne se occupò in un'ottica di consolidamento dell'Università Internazionale dell'Arte. Però, in questa sede, 

viene coinvolto da Eugenio Montale, suo primo mentore nel 1926-27, quando si trovò – a causa del Bando da Lucca – a coabitare col poeta nella pensione di Via del Pratellino a Firenze (v.: “Tempo sul tempo”, in “Critica d'Arte”, a XVII, n. 112, lug-ago 1970, poi in “Arti della Visione III, il linguaggio artistico”, pp. 117-153, Einaudi, 1979). Con la lettera che segue, da Parigi (!) in fotocopia (interessante anche per la non eccelsa capacità dattilografica del Maestro), Montale chiede a R. di aiutarlo ad ottenere la nomina presso l'Unesco.



Già due giorni dopo (il 26.3.1948), Ragghianti a sostegno dell'amico poeta scrive a Vincenzo Torraca: "Sono altresì informato che Julian Huxley (ben conosciuto da Montale, come il fratello Aldous), sarà a Roma ai primi di aprile, e vorrà discutere con la Presidenza dell'Unesco la nomina del direttore generale. Mi si fa osservare, sempre autorevolmente, che sebbene il parere della Commissione italiana sia auspicato, tuttavia la scelta spetta all'organo internazionale; inoltre, si preferisce un non accademico (ed hanno 
perfettamente ragione!)". E qui mi fermo non approfondendo, né ricercando nell'Archivio domestico e analoghe sollecitazioni presso gli altri influenti amici e compagni comuni citati nella lettera di Montale. Penso, infatti, che, dato l'ordinamento e l'agibilità ora operativa dell'Archivio presso il Centro Studi Fondazione Licia e Carlo L. Ragghianti, colà vadano effettuate le opportune ricerche anche su questo argomento di ordinaria vita quotidiana e marginale tutto sommato, se non riguardasse Eugenio Montale. 
F.R.



Tre amici di C.L.Ragghianti: Mario Luzi, Neri Pozza e Eugenio Montale. Valdagno, 1957

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