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sabato 1 luglio 2017

Recensione "La Gioia dell'Architettura" di Pasquale Arturo Gabbaria Mistrangelo





La “Gioia dell'architettura” di Pasquale Gabbaria Mistrangelo è un libro esemplare che dovrebbe essere presente in ogni biblioteca di licei e facoltà del settore. Scritto molto bene, senza enfasi ma con pacata certezza, il libro permette di conoscere ed apprezzare sia le opere che il loro autore.
Pasquale Gabbaria Mistrangelo, per gli amici Arturo, con il suo lavoro da ormai più di cinquant'anni, ci mostra e dimostra cosa deve essere il “fare” dell'architetto in tutte le sue declinazioni, dai progetti architettonici a quelli di arredamento sia di interni che di singoli manufatti di una finezza non comune (basta pensare ai pavimenti ed alle decorazioni murarie e in vetro, memori dell'insegnamento e del lavoro di suo nonno e di suo padre maestri pavimentatori) ai piani regolatori urbanistici giudicati esemplari anche dagli uffici preposti alla loro approvazione.
La completa e coerente riuscita nella sua professione è senza dubbio conseguente alla sua formazione culturale e professionale. Uomo istruito, al di là della scolarità e del percorso accademico ordinario, curioso e partecipe, per approfondire quanto studiato e imparato ha voluto verificare e confrontare quanto appreso con viaggi mirati alla conoscenza diretta soprattutto delle opere degli architetti da lui più ammirati e preferiti, Wright e Tadao Ando in primis. La riprova di ciò si riscontra nella sua amplissima fototeca, dove si può ripercorrere, anno dopo anno, tutti i suoi meditati “approfondimenti dal vero”.
A riprova di quanto stiamo scrivendo basta seguire il modo in cui il libro si svolge. Dopo i contributi di Aldo Pastore, Ezio Ravera e Angelo Rossi, tutti giustamente riconoscenti il valore di Arturo come uomo e come architetto, il libro si compone di sette capitoli, delle riflessioni conclusive, di appendici 
contenenti interventi di Arturo su vari argomenti e da riferimenti utilissimi, comprensivi di una importante bibliografia. Possiamo così seguire puntualmente il percorso professionale di Pasquale Gabbaria Mistrangelo dalla sua formazione (cap.1 e segg.). I suoi precedenti libri hanno riguardato solo la Fortezza del Priamàr, oggetto della sua tesi, con relatore il prof. arch. Edoardo Detti, e successivamente di più interventi professionali (specificare). Con il professor Detti Pasquale Gabbaria Mistrangelo ha stabilito un solido sodalizio più che trentennale da cui è scaturita una collaborazione in diversi progetti e piani, segnatamente per Borgio Verezzi e il Priamàr. Sempre con Detti ha seguito l'esperienza ad Erice (seminario di Scienze Ambientali) con la realizzazione del rilievo del centro storico, e un progetto di riqualificazione ambientale per lo Stagnone (Trapani).
Nella “Gioia dell'architettura” sono riportati tutti gli altri progetti, realizzati e non, di cui si è occupato, divisi in base alla loro ubicazione. Perciò, oltre agli interventi in Liguria, da Savona a Celle, Borgio Verezzi, Quiliano, Spotorno, sono illustrati progetti per altre località, spesso legati a concorsi.
E dunque, non solo il contenuto, ma la stessa impostazione del libro ci permettono di seguire, imparare ed apprezzare il suo percorso professionale, fatto con partecipata dedizione, assoluta competenza ed onestà intellettuale.
Spiace pensare, come capita fin troppo spesso, che un libro utile come questo non possa avere la giusta risonanza e circolazione. Spero comunque che possa risultare un esempio ed un monito per quanti aspirano ad intraprendere la professione di architetto e di urbanista, difficile e piena di responsabilità.
Arch. Rosetta Ragghianti








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