Carlo e Licia

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lunedì 10 luglio 2017

Arte e realtà / e i compiti del critico (Borgonzoni 1)

Nel fascicolo n. 20 di “SeleArte”, IV serie, pp. 83-86 (1994) è riportata, oltre al primo paragrafo, la parte finale – cioè le pp. 25-34 – del secondo saggio che Carlo L. Ragghianti scrisse sul pittore bolognese e che fu pubblicato nella monografia Aldo Borgonzoni, Grafis Edizioni, Bologna 1986. Le pagine iniziali (7-25) di quel bel volume sull'artista sono comunque importanti perché Ragghianti partendo da Borgonzoni traccia un profilo critico della pittura italiana dal Dopoguerra agli anni Sessanta, costituendo anche una continuità ideale con gli studi pubblicati nel 1982 da Calderini col titolo Bologna cruciale 1914. Con lo stesso titolo era stato pubblicato un fascicolo speciale n. 106/107 di “Critica d'Arte” (1969) contenente il nucleo centrale dell'omonimo libro. A questa prima parte della monografia su Borgonzoni (cioè le citate p. 7-25) dedicheremo prossimamente un altro post. Nello stesso fascicolo n. 20 della nostra rivista a p. 93, Fortunato Bellonzi – in una recensione del 1962 – rileva che Ragghianti “in una precisa e preziosa 'testimonianza' per Borgonzoni ha posto ancora una volta in rilievo come la figurazione non sia divenuta antistorica e come gli artisti di oggi possano dunque (similmente a quanto fa Borgonzoni)  continuare tranquillamente ad essere figurativi, senza la paura di 
trovarsi, in tal modo, fuori del proprio tempo”. E questo testo (proveniente da “Critica d'Arte”, n. 57-58, 1963) rappresenta la prima riflessione sull'opera pittorico di Borgonzoni, considerata nell'ambito della problematica ed accesa conflittualità tra figurativo ed astratto, tra “realismo” e la recente tendenza in espansione sostenuta da certi interessi critici ed economici. Questa lettera metodologica è, poi, importante perché, in maniera incisiva e ferma, Ragghianti delinea i compiti propri del critico, d'arte nella fattispecie. Segue nel post la missiva con cui Borgonzoni ringrazia per questa “lettera-prefazione” dedicatagli dallo studioso lucchese.

P.S. Devo aggiungere che, nella mia non beata ignoranza, non m'ero accorto che questo scritto è stato pubblicato con lo stesso titolo anche nel 1979 nel volume Arti della visione III. Il linguaggio artistico, Einaudi editore, Torino, pp. 163-166. Lo studio di Ragghianti in questa sede non contiene il 1° paragrafo di quello sopra riportato ed ha, negli ultimi due paragrafi, qualche mutamento ininfluente.
F.R.


Periferia, 1960. Olio su tela, cm. 50x70h. Firmato e datato sul retro, con etichetta con
"Esposizione al Premio Michetti, 1960, Francavilla a Mare. Lire 250.000!

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