Da un colloquio con
Dominic Wolton riportiamo le considerazioni di Raymond Aron circa la
propria concezione della Storia, contenuta ne “L'etica della
Libertà”, Saggi Mondadori 1982. Siccome morirà l'anno successivo,
queste definizioni sono praticamente testamentarie.
Con Nicola Matteucci
(compianto politologo, nato come me il 10 Gennaio e morto dieci anni
e due mesi fa) penso che le parole di Aron non
piaceranno agli intellettuali
cresciuti nell'idolatria della Storia “il cui fine e la cui fine
sono dati per conosciuti, hanno fatto smarrire a molti il senso
autentico dei valori, ma anche perdere ogni misura nei giudizi”.
Questa concordanza non implica da parte mia condivisione acritica del
pensiero di Aron, però apprezzamento sì per l'onestà degli intenti
e per la coerenza metodologica dell'illustre intellettuale francese.
Francesco Ragghianti
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