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lunedì 20 novembre 2023

Gavarni, un grande poco noto.

Dopo il post sull'Album Gavarni confezionato da Carlo L. Ragghianti (v. post 30 ottobre 2021), passato piuttosto inosservato con una cerca sorpresa, ripropongo nel blog un altro intervento su questo artista di grande livello qualitativo e scarsa considerazione. Si tratta di due sezioni differenti unificate da una sequenza di opere dell'incisore francese.

Riproduco un testo di mio padre premettendo che non sono in grado di sapere se Carlo L. Ragghianti, oltre a quanto espresso in questo post, abbia esplicato su Gavarni altri studi ed esperienze nella vastissima mole della sua attività di studioso registrata e non (lezioni, conferenze) e in quelle occasioni di cui si è perso la notizia o si ignora l'esistenza. Riedito quindi il breve scritto di C.L.R. Gavarni e l'astrattismo (da “Critica d'Arte”, n.2 1954, riproposto ne Il pungolo dell'arte, Neri Pozza, 1954), problematico inedito sulle speculazioni matematiche e geometriche di Gavarni, riferite ma non comprese anche dai fratelli de Gouncourt, dei quali riporto le pp. 271-276 dal libro sottocitato. Temo che gli interrogativi posti da C.L.R. siano rimasti tali e non si siano verificati approfondimenti e studi in merito.

Dall'importante libro da lui curato, riporto il testo di Paul-André Lemoisne (1875-1964), storico dell'arte e bibliotecario, perché si tratta di un excursus biografico su Gavarni di notevole importanza. Infatti, siccome su questo artista (disegnatore, acquarellista, incisore, litografo) i dati biografici comunemente forniti sono scheletrici, riproduco l'Avant-propos (prefazione) dal volume Oeuvres choisis de Gavarni (Horizons de France, Paris 1944) nel quale il profilo biografico è ampiamente descritto. Dallo stesso libro non ripropongo la Notice di Jules e Edmond de Gouncourt, perché non contiene elementi interessanti che invece sono pubblicati nel loro volume Gavarni, l'homme ed l'oeuvre (Plon, 1873).

Da questo libro, che praticamente contiene tutte le osservazioni che i due fratelli scrissero nel loro celebre Journal sul loro amico Gavarni, estraggo le pp. 271-276



sopracitate circa la passione “matematica” dell'artista e la Tavola dei paragrafi che indica il contenuto dei centonovanta interventi riportati nel libro semplicemente con numerazione senza indicazione del contenuto del “paragrafo”.

In una rivista piuttosto “osé” degli anni Ottanta del secolo scorso fu pubblicato (“Curiosa”, n.10, 1982) il breve articolo anonimo P.G. Réveries, badinage et scatologie con alcune riproduzioni inedite al limite della pornografia. Questa serie – assente da tutti i riferimenti biografici e tecnici sull'artista – intitolata La tentative amoureuse, mi lascia perplesso perché lo stile del disegno è offuscato dal contenuto, manca l'intervento “tranchant” che Gavarni opera quasi sempre nei suoi fogli.

Ritengo quindi che si possa trattare di falsificazione, altrimenti di un Gavarni appesantito, non artista.

F.R. (16 agosto 2023)









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