Carlo e Licia

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lunedì 25 settembre 2023

L' "Iliade" nell'arte di Alessandro Fersini. "Libro dei disegni preparatori" e Appendice.

Artista sostanzialmente misconosciuto, cresciuto e morto a Savona, Alessandro Fersini (24 gennaio 1949 – 12 febbraio 1987 ) è stato allievo di Renata Cuneo – scultrice alla quale dedicheremo un post tra breve – collega ed amico di Arturo Gabbaria Mistrangelo, architetto (v. i post del 1 luglio 2017 e 28 luglio 2017), fin dall'Università collega di Rosetta Ragghianti ed amico della nostra famiglia.

Fersini agli inizi degli anni Ottanta, se ben ricordo, venne con Arturo Gabbaria a trovarci a Firenze, quindi a cena a casa nostra, in casuale assenza dei genitori in viaggio. Fui molto colpito dalla personalità esuberante ma coltivata e costruttivamente critica circa la propria arte. Una vocazione d'artista sincera e profonda, quindi, e credo – avendo già allora avuto modo di conoscere tanti artisti quasi tutti tra i maggiori e noti – di poter dare su Fersini un giudizio competente.

Capitatami tra le mani la curiosa pubblicazione sull'Iliade omerica, edita da un Club del collezionista con qualche approssimazione editoriale, riscattata dalla indubbia qualità e originalità delle immagini. Avrei voluto farne un post, però mi accorsi di aver scarsi elementi concreti – salvo le illustrazioni – su cui basare un profilo di questo artista praticamente ignorato su Internet, senza date né curriculum. Scrissi allora in data 1 luglio 2018 a Gabbaria per avere lumi: "Rivedendo per l'ennesima volta [qui esagero] lo Scudo disegnato per l'Iliade di Alessandro Fersini mi è tornato a mente il piacevole incontro ... Seppi poi da Rosetta che egli morì tragicamente...Per curiosità ho perciò cercato nell'indispensabile (maledetta!) Internet notizie su questo artista...sono rimasto malamente sorpreso di riscontrare soltanto che F. è stato insegnante al Liceo Artistico di Savona e un anno campione di parapendio.

Considerando l'alta qualità dei disegni a matita riprodotti nel volume...Dilettanti non si trovano notizie biografiche sull'artista...non c'è nemmeno la data di edizione. Credo di poter concludere che Fersini è stato un autentico artista. Negletto, per di più addirittura dimenticato. Di conseguenza ho pensare di fare un post su di lui perché almeno in rete risulti una traccia affidabile della sua personalità creativa. All'uopo mi occorrono date e dati elementari e almeno un breve curriculum. Più notizie ci sono, meglio è. Sono poi necessarie una o più fotografie di F., ...e naturalmente, fotografie e stampati illustrati con sue opere (restituibili da parte nostra)".

Non ottenni molto, nonostante l'impegno di Arturo e dei suoi amici savonesi. Quindi oggi, con questa fragile documentazione che m'auguro possa servire da volano attrattivo, pubblico integralmente (con variazioni inevitabili di impaginazione, stante la differenza tra schema cartaceo e programma elettronico) i disegni sull'Iliade espressi soprattutto attorno allo scudo di Achille da Alessandro Fersini. Ciò che resta invariato di queste tavole, il cui originale è di grande formato (non meno di 120x120cm), operate esclusivamente a matita con un ductus coerente tracciato con la sicurezza di artista già completamente in possesso delle proprie capacità e dei propri interventi esecutivi.

Questa Iliade risulta un ciclo che dovrebbe essere musealizzato in sede unica, cosa temo impossibile da attuare. Rimane allora questa pubblicazione a testimoniare l'originalità espressiva di Fersini, già rara all'epoca tra gli addetti, artista di rimarchevole talento e degno di maggiore e ulteriore considerazione.

Aggiungo che in Appendice sono riprodotti alcuni documenti, quali l'artista nella sua Bottega litografica – alcune fotografie (men che modeste, purtroppo) della realizzazione scultorea derivata dai disegni a matita; la scheda di una Galleria in occasione di una mostra del 1978; una fotografia con Renata Cuneo, Alessandro Fersini, Arturo Gabbaria Mistrangelo. Non è molto ma – come sopra detto – possono suscitare aggregazioni significative da parte dei collezionisti (che ci furono, e non pochi).

Voglio ricordare riguardo al tema preponderante dello Scudo di Achille, sempre in Appendice, una recensione da la "Revue de l'Art" (n.74, 2011). Su questo argomento omerico c'è stata una vasta letteratura fin dall'antichità nonché una sperimentazione espressiva anche nel 1900, come per altro Fersini.

Mi è grato riportare anche l'osservazione di Carlo L. Ragghianti: in una lettera del 30 marzo 1959 a Eugenio Della Valle R. scrive a proposito dello Scudo di Achille: "Io non credo che nella prima grande civiltà greca vi fosse una gerarchia tra arti maggiori e arti minori: lo scudo di Achille per Omero non è arte minore o pratica è arte".

Daniela Gallo è l'autrice della recensione del libro di Anne-Marie Lecoq Le Bouclier d'Achille. Un tableau qui bouge (Gallinard, Paris 2010, 402 pp. 80 ill.) che su quasi tre fitte colonne (che riproduciamo) dipana il problema tri-millenario di come interpretare i 130 versi del canto XVIII dell'Iliade.

Tornando al libro contenente i disegni preparatori di Fersini per la Mostra al Castello Monte Ursino di Noli, dove furono esposte anche le incisioni, le litografie e le sculture in bronzo inerenti l'Iliade operate da Fersini, devo ricordare – con un certo imbarazzo – che questo libro ha come fil rouge tra le illustrazioni e un testo critico scritto da Dino Campini.

Personaggio di una cultura per così dire parallela (ma non clandestina) del dopoguerra Dino Campini, che era stato durante la guerra Comandante del IV Battaglione Carri M ed esegeta poi delle loro imprese con due libri (El Alamein i carri della Littorio, Ferrea mole ferreo cuore), poi autore di Piazzale Loreto e di un San Francesco, è stato nel 1965 autore di una Storia dell'Arte in sei volumi (tuttora in vendita) la quale in verità, nonostante la mia quarantennale attività di redattore editoriale specializzato in arte, non avevo mai incontrato in bibliografie o sentito nominare o letto. Comunque, la cronistoria omerica del Campini è colta nell'analisi puntuale dell'arco narrativo dell'Iliade.

Non mi resta, infine, che auspicare ancora una volta, che questo post possa suscitare il recupero da parte di collezionisti, galleristi e, perché no, critici d'arte dell'opera grafica, pittorica e scultorea di Alessandro Fersini, un artista morto tutto sommato ancor giovane, quindi "caro agli dei".

F.R. (1 luglio 2023)

Dedica e disegno a matita dell'Autore






Appendice

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