Carlo e Licia

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lunedì 3 ottobre 2022

Emilio Bertonati: opera grafica.

La rivisitazione della storica mostra “Arte Moderna in Italia 1915-1935” (svoltasi nella prima metà del 1967 in Palazzo Strozzi a Firenze) in atto in questo blog è giunta pressoché alla fine, mancando soltanto alcuni “grossi calibri” (ad es. Morandi) e pochi altri tralasciati o sospesi per specifiche contingenze.

C'è già il progetto di postare una serie di monografie collegate al disegno o alla grafica seriale di alcuni protagonisti della suddetta Mostra, giacché questi aspetti della loro creatività sono meno noti o quasi ignoti. Nel frattempo intendo riproporre l'opera grafica di Emilio Bertonati (1934-1981).

Questo tipo di proposta grafica nel nostro blog ha già il precedente della grafica di Raffaele Castello (vedasi il post del 15 ottobre 2021) presentato da Giacinto Nudi presso l'Istituto di Storia dell'Arte dell'Università di Pisa (1965).

Ricordo che dell'opera di Bertonati quale pittore, architetto, gallerista, collezionista si può vedere il post “Bacheca” del 4 settembre 2022 nel quale si recensiscono (collegati alla sua Galleria del Levante) gli aspetti salienti di questo personaggio artista, intellettuale e manager piuttosto singolare nelle finalità ideali.

La mostra e il catalogo, sempre nei locali dell'Istituto pisano, nel 1966 accolsero buona parte della produzione grafica di Bertonati e furono curati da Raffaele Monti, il quale all'epoca da molti amici e colleghi era considerato il dioscuro di Giacinto Nudi. Erano infatti sempre assieme e complementari, affidabile e preciso (quasi pignolo) Giacinto, inaffidabile (talvolta tanto), arruffone Lele Monti.

Il catalogo pisano del 1966 è riprodotto integralmente; la presentazione di Raffaele Monti, giustamente definita “brillante”, costituisce un punto di riferimento obbligato per qualsiasi riflessione sull'operato grafico di Emilio Bertonati. E' fatto da notare che la produzione di disegni e incisioni di questo artista è da considerarsi praticamente in gran parte giovanile, giacché successivamente egli fu molto impegnato

nell'insegnamento e nella realizzazione di progetti complessi ed ambiziosi prevalentemente pragmatici. Comunque a quelle pubblicate nel catalogo pisano aggiungo altri disegni e altre incisioni reperite nel Catalogo “Omaggio a Emilio Bertonati, 1952-1966” che nel 1983 furono esposte nella Galleria dell'Incisione di Brescia. Da questo catalogo traggo anche la Nota biografica, piuttosto inusuale perché incentrata sulla “carriera” accademica e sociale di Bertonati, con notizie altrimenti meno reperibili. Dall'utile, spesso citato in questo blog, volume “Mostre permanenti”. Carlo L. Ragghianti in un secolo di esposizioni ripropongo la scheda n.130, curata da Silvia Massa, relativa alla mostra di Pisa 1966, la quale oltre a ben sintetizzate osservazioni note a chi leggerà questo post e quello della mostra nel Museo di Rovereto (4 settembre 2022), contiene le notizie riguardanti l'organizzazione dell'esposizione, affidata a Gigetta Dalli Regoli.

Benché personalmente non abbia conosciuto durante il suo soggiorno fiorentino negli anni '50/'60 Bertonati, nonostante amici e conoscenti in comune, successivamente ho sempre apprezzato e compulsato attentamente i cataloghi della Galleria del Levante, che giungevano in redazione di “SeleArte” prima, poi di “Critica d'Arte”. Anche C.L. Ragghianti, di solito più che poco attento, sbrigativo nel controllo della “minutaglia” che affollava l'ufficio, era attento nei confronti dei cataloghi della Galleria del Levante, considerandoli più opere per riflessione e proposta critica, non opuscoli di promozione a fini commerciali.

La documentazione di questo post non ha pretese di comprendere l'intera (o quasi) opera grafica di Bertonati, anche se ho l'impressione di riprodurre buona parte di quanto pubblicato a suo tempo della grafica di questo eccentrico artista, di solida formazione visiva e culturale, dal piglio sicuro nel ductus esperto e deciso.

F.R. (23 giugno 2022)


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