Carlo e Licia

Carlo e Licia

Archivio

Cerca nel blog

mercoledì 18 dicembre 2019

Arnold Hauser r.i.p.

Ungherese per nascita, in Gran Bretagna dal 1938, il sociologo di cultura germanica con derivazioni dalla dottrina leninista di György Lukács, Arnold Hauser (1892-1978) si dichiarava storico dell'arte. Disciplina della quale, però, considerava e analizzava i fenomeni praticamente soltanto in relazione al loro contesto sociale e storico. Cioè parlava d'altro. Cieco alla visione, negava l'autonomia dell'arte perché la reputava costituita da fattori materiali, esprimendo anche altre derivazioni di storiografia sociologica da considerarsi, più che originali, improprie nei confronti delle arti figurative.
Nel recente nostro post riguardante Anna Bovero (di prossima postazione) traduttrice in italiano della Storia sociale dell'arte (“veleni” Einaudi, 1955) dello Hauser si è accennato al fatto che l'opera nefasta di questo scrittore infastidiva Carlo L. 
Ragghianti non solo e non tanto a causa “scemenze sostenute quanto per il dirompente danno irreversibile alla comprensione dell'arte da parte dei suoi lettori”.
Per chiarezza e filologia riportiamo a seguire gli unici due scritti di C.L.R. che furono pubblicati riguardo ad Hauser su “SeleArte”. Certamente dal vaglio della sua corrispondenza risulteranno altre osservazioni e considerazioni, così come dai libri, da articoli e altre pubblicazioni. Comunque i due interventi riproposti è bene che siano vivificati nuovamente perché i veleni positivisti e materialisti sono tuttora in circolazione con potenziali diffusioni, così come tutte le approssimazioni semplificatorie e unidirezionali che insidiano i complessi, faticosi percorsi culturali cui costringe la comprensione delle arti figurative.

F.R. (29 ottobre 2019)

Nessun commento:

Posta un commento