Vedo che ormai ho
ricordato e citato il Catalogo Arte in Italia, 1935-1955
(1992) – concreta realizzazione di una mostra ipotetica e mai
avvenuta – molte volte sia nei post riguardanti la storica
esposizione del 1967 (Arte Moderna in Italia, 1915-1935), sia
in altri interventi di questo blog. Perciò forse ho suscitato
qualche curiosità e qualche interesse specifico circa questo
importante progetto storico-critico, non agevolmente verificabile. E'
opportuno quindi darne qualche informazione e delucidazione con la
pubblicazione di una documentazione essenziale.
Parenteticamente mi corre
l'obbligo di una rettifica e di qualche precisazione quale allora
responsabile del Centro Editoriale dell'Università Internazionale
dell'Arte. Per motivi commerciali e distributivi il Consiglio di
Amministrazione dell'U.I.A. associò come editore anche lo stampatore
Pacini di Pisa, proprietario del marchio EDIFIR. Siccome l'ultimo
controllo tecnico e di merito fu effettuato dalla redazione EDIFIR,
si è verificato il proditorio caso della cancellazione totale nel
Catalogo del decisivo contributo della apposita redazione UIA. Non
viene nemmeno menzionato l'operato di Alfredo Righi (redattore),
coadiuvato da Simona Merlino (di fatto co-redattrice e segretaria di
redazione), ragazza solerte ed efficiente nonostante amasse
atteggiarsi a punk. Anche l'impostazione e distribuzione grafica
delle immagini fu gestita dall'UIA, cui va riconosciuto il
determinante contributo all'esistenza del grosso volume. Per questo
motivo reputo giusto non menzionare in questa sede l'organico EDIFIR
che compare nel libro. Cosa sgradevoli che succedevano e, temo,
succedono.
Tornando al concreto del
Catalogo, riproduciamo la copertina e il frontespizio, nel quale sono
riportati i valenti critici, coordinati da Pier Carlo Santini, che
effettuarono la stesura dei testi generali e di buona parte delle
schede sugli artisti. Segue l'elenco completo degli autori che
siglarono ciascuna scheda. Il presidente dell'U.I.A. Mario Leone
presenta l'opera e l'inserisce nel contesto del progetto a suo tempo
concepito da Carlo L. Ragghianti. Ristampiamo poi il notevole saggio
di Pier Carlo Santini Arte in Italia 1935-1955 (pp. 11-18).
Infine si ripropongono l'Indice generale e quello degli Artisti. Conclude questa – prima, forse – rassegna sul Catalogo l'articolo L'arte italiana era questa (“La Nazione”, Firenze, 9 marzo 1982, p.3) nel quale ben dieci anni prima C.L. Ragghianti, Raffaele Monti e Pier Carlo Santini annunciavano: “la grande mostra Arte in Italia 1935-1955, promossa dal Comune di Firenze e dall'Azienda di turismo”. L'annuncio era in vero
una forzatura, sostenuta anche dal redattore del giornale Pier
Francesco Listri, scrittore e storico ben noto in Toscana, sempre
amichevole e collaborativo con mio padre. In realtà avvenne che i
soliti veti incrociati tra Enti e personaggi pubblici, assieme ad
altri non aulenti motivi, che l'iniziativa giunta veramente a buon
punto di studio e di organizzazione come mostrano le carte d'archivio
e con l'attivo sostegno di Andrea von Berger, presidente dell'Azienda
Autonoma di Turismo, fosse abbandonata alquanto pretestuosamente.
Naturalmente la ripresa degli anni Novanta, raggiunse esiti
differenti (ma non discordanti) da quelli del precedente progetto,
perché P.C. Santini, R. Monti e A. Righi e qualche altro erano stati
affiancati da altri critici competenti e di chiara fama.
Personalmente reputo
questo Catalogo uno strumento veramente utile per gli studi e per la
documentazione visiva di quel periodo ricco e prestigioso di
creazione artistica. L'unica pecca, che comunque è un rilievo che
vale anche per la Mostra 1915-1935, penso sia stato trascurare la
presenza dilagante del “design” e forse la “moda”, divenuti
nel frattempo in Italia espressivamente rilevanti.
Ho casualmente constatato
che in Internet sono disponibili soltanto su Maremagnum e altri siti
similari copie acquistabili di questa sorta di “Manuale”
dell'arte italiana del periodo, né deduco che il libro non è di
agevole reperimento, salvo improbabili sorprese derivanti dalla
liquidazione della Università Internazionale dell'Arte di Firenze. Sempre su Internet tre mesi dopo la
stesura di questo testo vedo che la distribuzione del magazzino
U.I.A. - ufficialmente defunta – è stata affidata a Hoepli (8
novembre 2018)]. Concludo comunque il post sostenendo che questo
Catalogo è un'opera utile, con un apparato iconografico ampio e
originale, che ne fa un'opera di consultazione.
F.R.
La rara fotografia
sottostante ritrae le persone presenti alla prima riunione della
Commissione scientifica ed organizzativa della progettanda Mostra
Arte in Italia 1935-1950 (55). La sessione si svolse il 10 e 11
settembre 1981 nella sede dell'Azienda Autonoma di Turismo in Via
Tornabuoni a Firenze. Da sinistra a destra sono
riconoscibili: Luigi Carluccio, Alfredo
Righi, Antonello Trombadori, Raffaele Monti, Giuseppe Mazzariol,
Andrea Von Berger (Presidente dell'Azienda Autonoma Turismo), Carlo
L. Ragghianti, Donata Spadolini (Segretaria di redazione), Mario de
Micheli (?), Pier Carlo Santini, Marcello Venturoli, Angelo Dragone.
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