Non perdona di
vivere la gente
in modo diverso
da sé e quasi,
se non morto,
vuole ridurti a niente.
Non ci sono vie
diverse od oasi:
ti inginocchi,
oppure velocemente
muovi le gambe
e come gli evasi
tagli poi la
corda, colpito – assente –
negli affetti e
nei beni resi vasi
di coccio
frantumati dai violenti
diffusori del
verbo conformista.
Son tutti
alleati e tutti contenti
e vedi il
demopluto, il comunista,
il laico e il
cattolico … elementi
di rinnovata
società fascista.
16.11.1995 –
10.12.2017. Prima stesura scritta di getto dopo una ignobile – come
sempre – comparsata dell'infido Santoro e delle sue superficiali
provocazioni televisive di finti bersagli con l'intento di
ripristinare i “bei” tempi che furono. Seconda stesura con
correzioni metriche anche radicali. Questa
“proesia” fu ed è ora stata
scritta con l'amarezza di constatare che i velenosi frutti del
Sessantotto hanno imputridito ulteriormente la società italiana:
ogni giorno si scopre o si toglie la maschera uno Scalfari (era ora!)
così come un sedicente comunista più di venti anni dopo i sedicenti
socialisti.
[F.R.]
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