Carlo e Licia

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martedì 25 aprile 2017

{glossario} STORIA 3

Imperversando ancora una volta - peggio dell'annuale epidemia delle influenze, perché più letale sia per il corpo che per lo spirito - una ondata infettiva di "negazionismo" e del suo insidioso complice, il "relativismo", sul "Corriere della Sera" si sviluppò un costruttivo ed equilibrato dibattito. Aprì la discussione l'intervento dello storico Sergio Luzzatto incentrato sull'analisi della rimozione del passato e sulle nefaste conseguenze di questa troppo diffusa forma di ignoranza non sufficientemente contrastata dall'antifascismo, di cui l'autore esamina le cause.
Sembra evidente, purtroppo, che i principi costituzionali e democratici si stiano logorando (a causa dei comportamenti, che costituiscono 
una sorta di "tradimento", degli intellettuali e dei politici soprattutto, dico io ) e che incidono sempre meno sulla formazione e l'ordientamento dei nostri concittadini, così portati da sempre a sguazzare nell'alibi della non conoscenza, della smemoratezza.
Penso che l'aspetto meno noto o scontato del dibattito si trovi nel contributo dello storico Giorgio Rumi (1938-2006) un cattolico liberale di tradizione lombarda (riferibile cioè ad Alessandro Manzoni ed ad Arturo Carlo Jemolo, per es. ). E' uno scritto chiaro, tuttora valido per impostare il proprio orientamento metodologico e i propri convincimenti civili, sociali, politici.
Francesco Ragghianti



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